“La riforma della sanità voluta da Fontana e Moratti va modificata in 15 punti: lo dice il Ministero della Salute. Si tratta di rilievi di sostanza e non di semplice forma come ha rivendicato l’assessore al Welfare lombardo. Il documento deve tornare in aula in modo che le pecche che avevamo evidenziato in tre settimane di discussione in consiglio vengano risolte una volta per tutte. Allora le nostre critiche furono bollate come una perdita di tempo. Oggi le osservazioni del Ministero ci danno ragione” dichiara il consigliere regionale del PD, Angelo Orsenigo, a commento dell’intervento oggi in Aula della vice presidente Moratti, chiamata dalle opposizioni di centrosinistra a riferire sui rilievi avanzati dal Governo alla legge di riforma della sanità lombarda.
“I punti vulnerabili iniziano con le case di comunità, 11 a Como, in fase di attivazione, insieme a 4 ospedali di comunità e 6 centrali operative territoriali. Il rischio che strutture già esistenti siano semplicemente convertite in case della comunità, con un cambio di insegne su dei vecchi muri, è fin troppo concreto. D’altronde già con la riforma Maroni sono stati introdotti sulla carta i Presidi Ospedalieri Territoriali e i Presidi Sanitari Territoriali (Pot e PreSST) che non hanno mai visto la luce. Ora il Ministero rileva che nella riforma questi presidi sono stati sostituiti con ‘ospedali di comunità’ e ‘case di comunità’ e chiede di specificare che le strutture operino nel rispetto delle vigenti previsioni e in coerenza con quanto disposto dalla missione 6 del Pnrr. C’è poi il fatto che la riforma di Regione Lombardia presuppone che le case di comunità possano essere gestite esclusivamente dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Ma proprio il Pnrr indica che le case di comunità siano gestite da gruppi multidisciplinari di medici di base, pediatri, specialisti e infermieri di comunità, affiancati anche da assistenti sociali”. 
“Le altre criticità evidenziate dal Governo riguardano l’accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie che dovrà essere centralizzata a livello regionale e non lasciata alle singole Ats. Anche il listone da 300 candidati per le nomine dei direttori generali salta in quando non in linea con le disposizioni statali. Insomma, Fontana e Moratti vengono “rimandati a settembre”. Per ottenere il via libera del Governo la legge dovrà essere sottoposta nuovamente al voto del Consiglio regionale. Ci auguriamo, alla luce di quanto emerge dalla corrispondenza tra Governo e Regione, che almeno in quella occasione la Giunta non ostacoli, nei tempi e nei modi, la discussione e si possano finalmente risolvere le storture che da tempo evidenziamo come Partito Democratico” conclude Orsenigo.

Approvata in consiglio regionale la mozione bipartisan che impegna la giunta regionale a favorire una rilevazione più puntuale e frequente del differenziale sui prezzi del carburante da parte dell’ambasciata italiana a Berna.

“La mozione urgente nasce da due sedute della Commissione Bilancio che ho espressamente chiesto per fare luce sulle evidenti e preoccupanti anomalie del prezzo del carburante sul territorio comasco” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, che nelle scorse settimane si è fatto promotore di due occasioni di confronto tra Regione Lombardia, Aria Spa, i rappresentanti degli esercenti proprietari delle pompe di benzina e delle compagnie petrolifere.

“Ovviamente è un bene che maggioranza e opposizione abbiano fatto fronte comune su questo tema, dopo le sedute di commissione, attivandosi almeno per chiedere un monitoraggio più frequente dei prezzi nelle fasce di confine da cui dipende lo sconto benzina. Al momento questo ammonta a soli 2 centesimi. Dobbiamo fare il possibile per rendere nuovamente vantaggiosa e attrattiva l’app sconto benzina che al momento, ricordiamo, è stata scaricata da circa 25mila utenti sulle province di Como, Sondrio e Varese a fronte di un costo 200mila euro per la sua realizzazione. Sarebbe un passo avanti per proteggere i consumatori e gli esercenti. Se però il dispositivo dello sconto benzina e il monitoraggio del differenziale Italia-Svizzera serve per fronteggiare la concorrenza elvetica, Regione Lombardia non affronta il nodo della differenza di prezzi interna alla provincia di Como. Per l’ennesima volta registriamo un picco da 1,90 euro/litro benzina o 1,77 euro/litro gasolio a Como città mentre nel canturino il prezzo crolla a 1,78/euro/litro benzina o 1,68/litro di gasolio. Un’anomalia tutta comasca, una situazione iniqua che costa caro ai cittadini e al cui riguardo mi chiedo: cosa intende fare Regione Lombardia?” conclude il consigliere.

“Ormai i prezzi del carburante volano fuori controllo in provincia di Como. Abbiamo picchi nel capoluogo pari a €1,889/litro per la benzina e €1,809/litro per il gasolio (rilevazione di questa mattina). A ciò si aggiunge che, dopo i ritardi nell’attivazione da parte di Regione Lombardia, l’app per lo sconto benzina è un flop tremendo. Solo 15mila utenti sulle tre province di Como, Varese e Sondrio l’hanno scaricata. Da tempo ho avvertito del rischio che il solo utilizzo dell’app poteva avere: penso agli anziani che hanno meno dimestichezza con smartphone e Spid e immagino tutte le difficoltà del caso. C’è poi il fatto che lo sconto è davvero irrisorio – appena due centesimi – ed è basato su una rilevazione del differenziale dei prezzi risalente alla fine dello scorso settembre mentre l’app regionale è entrata in funzione appena qualche settimana fa. Difficilmente lo sconto quindi riflette la realtà attuale sul territorio. A questo punto conviene davvero prendersi il disturbo di andare oltre confine per risparmiare, piuttosto che scaricare un app che ha proprio l’obiettivo di combattere la concorrenza elvetica. A Chiasso, un litro di benzina si aggira attorno a 1,60 euro e uno di gasolio attorno all’1,65. C’è poi uno squilibrio tutto da chiarire internamente alla provincia: a Cantù abbiamo prezzi attorno all’ €1,699/litro di benzina o €1,569/litro di diesel mentre vicino alla convalle si sfonda il muro dell’1,80/litro tendente all’1,90. Una differenza abissale di 20 centesimi. Da Regione Lombardia retta dal centrodestra mi aspetto serietà e interesse per questo tema: d’altronde era proprio la Lega che ha fatto una sua crociata (poi finita nel nulla) per togliere le accise sul carburante. Nel frattempo ho chiesto l’audizione dell’assessore al Bilancio Carlo Caparini, i rappresentanti di Aria e della presidente provinciale di Figisc, Daniela Maroni oltre alle associazioni dei consumatori in Commissione Bilancio. Serve trasparenza perché solo così si tutelano i cittadini sotto pressione” dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico.

“Ormai a Como è caos tamponi su tutta la linea. Al vecchio Sant’Anna di via Napoleona negli ultimi giorni non si poteva ottenere un appuntamento in tempi rapidi tramite il sito di prenotazione tamponi scuola. Questa mattina addirittura lo stesso risultava inattivo. Per accorciare i tempi l’unica soluzione è andare in altre strutture della provincia, a decine di chilometri da Como. Ancora una volta, il risultato inevitabile è che se vuoi un tampone subito devi rivolgerti al privato a pagamento. Altrimenti aspetti o ti metti al volante. È così che tuteliamo famiglie e studenti? Dopo due anni così difficili è questa l’organizzazione che siamo riusciti a mettere in campo? E se fare un tampone equivale ad attraversare la provincia, avere un appuntamento per la terza dose di vaccino Covid non è certo un’impresa più semplice. Se vivi a Menaggio, vieni mandato a Erba o Lecco. Se vivi nella zona di Cantù vieni mandato a Erba, se non addirittura a Lecco. Se invece hai la fortuna di essere indirizzato verso via Napoleona a quel punto bisogna attendere più di un’ora per avere la propria dose. Cambiando vaccino, la storia è la stessa: l’anti-influenzale per i bimbi tra i sei mesi e i due anni non è prenotabile al vecchio Sant’Anna. Si viene mandati ancora una volta lontano se non fuori provincia. Vista la situazione tra tamponi e vaccini, il vecchio Sant’Anna è per caso a corto di personale per gestire questi compiti fondamentali per la prevenzione Covid e non? Presenterò un’interrogazione all’assessore Moratti per sollecitare una pronta risposta di Regione Lombardia a questi disservizi intollerabili. Anche questa è una sanità di territorio che manca in un sistema che non serve i bisogni dei cittadini. Giunta e maggioranza in Consiglio Regionale possono pure acclamare la loro non-riforma sanitaria come un passo avanti. Sul territorio caos e disorganizzazione continuano” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

“La decisione di Regione Lombardia di chiedere al Ministero delle Infrastrutture di intervenire per inserire nel contratto di programma Anas 2021-2025 la prosecuzione della tangenziale di Como é di fatto l’ammissione di un fallimento in piena regola che ha fatto perdere 15 anni di tempo alla provincia di Como. Un’inversione di rotta in piena regola resa ancora più grave dopo che il famoso “Piano Marshall” ha messo a disposizione fondi per i più disparati interventi – tranne quello della tangenziale comasca. Era il 2006 quando si iniziò a parlare di un secondo lotto da realizzare con fondi regionali. Ora si getta la spugna e si passa la palla al governo centrale. Ma a cosa andiamo incontro esattamente? Si riparte da zero? Quale sarà il tracciato di questa nuova opera? Dopo anni e anni di tira e molla, la Regione fa inversione di marcia. In che direzione? C’è stata condivisione con i sindaci? Serve chiarezza. L’unica certezza è la realtà quotidiana del territorio Comasco soffocato dal traffico” dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale de Pd.

È in aula ormai da tre settimane la revisione della legge sanitaria lombarda e ancora non è finita la maratona voluta dal Pd per riuscire a raccontare la propria visione di una sanità lombarda più vicina ai cittadini. Infatti, il Consiglio regionale, convocato anche nella giornata di domenica, proseguirà anche la prossima settimana. A parte un pacchetto di emendamenti presentato a sorpresa dalla maggioranza, nella serata di giovedì, le voci protagoniste sono state sempre e soltanto quelle delle opposizioni. Tra le questioni più calde affrontate dai consiglieri dem: la carenza di medici di base, la richiesta di cancellare la lottizzazione per i direttori generali delle Ats e Asst, la necessità di rinforzare la sanità di montagna e di potenziare la medicina di genere.

Abbiamo voluto trasformare il Consiglio regionale in un grande orecchio per provare a ribaltare questa logica e a far tornare il sistema sanitario alle sue funzioni di servizio ai cittadini. Sarà anche faticoso, e forse noioso, ascoltare lunghi interventi per diverse settimane, ma è solo così, rimettendo al centro i cittadini, che le istituzioni possono emanciparsi dalla tirannia del profitto. I soldi servono, ma non possono diventare il fine della politica, soprattutto quando c’è in ballo la nostra salute.

A questo link è possibile scaricare una sinossi delle nostre proposte per cambiare la sanità lombarda con un approccio serio e con le persone saldamente al centro. Scarica il documento

“Solo di ieri la notizia che la Regione Campania fornirà, per il sesto anno, trasporti gratuiti per gli studenti. Un investimento importante che viene fatto anche in Emilia Romagna che ha il fine di sostenere le famiglie e il diritto di studio. L’eccellente Lombardia, alla mia precisa richiesta di rendere gratuito il trasporto per gli studenti under-26 e i libri di testo per ogni ordine e grado, ha fatto spallucce. Ma non solo! A Como, la gestione delle aziende di trasporto a guida leghista ci “regala” bus strapieni, ragazzi lasciati a piedi, assembramenti alle fermate. Tutto questo alle famiglie costa grandi disagi e un esborso di soldi e di tempo tutt’altro che scontato e alla portata di tutti. La beffa è, infatti, che le famiglie comasche pagano centinaia di euro per i trasporti inefficienti. E’ ora che la destra metta attenzione ai servizi pubblici e li renda uno strumento al servizio di tutti.

Regione Lombardia ascolti la mia proposta e renda gratuito il trasporto pubblico locale per gli studenti. È una questione di tutela al diritto allo studio, di equità e anche di ecologia. Tutti argomenti che la Lega, a livello provinciale e regionale, non ha evidentemente a cuore. Cosa che non dovrebbe sorprenderci vista la non-riforma della sanità in discussione in questi giorni in consiglio regionale che tutto fa meno che risolvere le storture di un sistema sanitario “eccellente” solo per chi se lo può permettere” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. 

“Perché fare benzina a Como è un salasso e nel resto della Lombardia i prezzi sono più bassi? Inoltre lo sconto benzina regionale di appena due centesimi al litro e solo in fascia A potrà fare davvero poco se l’esborso medio è di 70 euro per un pieno. A questo punto perché non si dovrebbe andare in Svizzera? Mi chiedo poi che fine abbia fatto la famosa app con cui Regione Lombardia intende sostituire la carta sconto benzina? E’ fondamentale che si faccia chiarezza su alcune circostanze che danneggiano profondamente i cittadini comaschi. Chiederò l’audizione dell’assessore al Bilancio Carlo Caparini, i rappresentanti di Aria e della presidente provinciale di Figisc, Daniela Maroni oltre alle associazioni dei consumatori in Commissione Bilancio. Serve tutta la trasparenza del caso perchè solo così si tutelano i cittadini sotto pressione e gli esercenti delle pompe di benzina soggetti alla concorrenza svizzera” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

“E’ importante notare poi come l’app per lo sconto benzina voluta dalla Regione doveva essere lanciata mesi fa, eppure non abbiamo saputo più nulla, nonostante il lancio fosse previsto per luglio. La beffa è che nonostante il differenziale tra prezzi italiani ed elvetici sia stato rilevato a fine settembre, i comaschi non possono ancora usufruire dello sconto perché l’app non è ancora attiva. Non dimentichiamoci poi che l’app rischia di tagliare fuori i cittadini più anziani e meno “tecnologici” dalle agevolazioni, essendo l’unico strumento per usufruire dello sconto” conclude il consigliere comasco.

“È stato fatto un grande passo avanti per il nostro territorio, in particolare per l’Olgiatese. Si è sbloccata una situazione che era in stallo fin da troppo tempo e, grazie al lavoro di concerto di Regione Lombardia, Amministrazione provinciale e sindaci, si partirà con la riqualificazione della viabilità non solo dei Comuni direttamente coinvolti, ma anche dell’asse stradale interessato dalla Briantea che collega Como a Varese. Si potrà così procedere con la realizzazione del primo lotto dell’opera che vede la Provincia come soggetto attuatore, e alla progettazione del secondo che farà riferimento ad Anas. Non si può che essere soddisfatti perché questo non significherà solo costruire un’infrastruttura utile, ma migliorare la qualità della vita di chi quel tratto di strada lo percorre quotidianamente” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

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