“Il silenzio del sindaco continua. A pochi giorni dallo stop ai biglietti cartacei nelle rivendite e con numerosi cittadini, soprattutto i più anziani, preoccupati, a Palazzo Cernezzi non si è ancora mosso nulla. Nessuna comunicazione, nessuna risposta, nessuna mediazione con Asf per venire incontro ai soggetti più fragili” dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Patrizia LissiEleonora GalliStefano Legnani e Stefano Fanetti.

“Dal 1° settembre cesserà la vendita dei biglietti cartacei della rete urbana nelle rivendite autorizzate. Rimarrà la possibilità di acquistare il biglietto impersonale ai parcometri della rete sosta del Comune di Como o alla biglietteria automatica di Piazza Matteotti, così come a bordo ma con una maggiorazione. Tuttavia, non tutti i quartieri della città sono provvisti di parchimetri in cui fare il biglietto e, a questo proposito, potrebbe essere un’idea installare dei simil-parcometri per distribuire i biglietti alle fermate o rendere possibile l’erogazione anche ai distributori dell’acqua.  In primis, però, la novità porterà inevitabili difficoltà alle persone più anziane e più fragili. Rinnoviamo, dunque, l’invito a sindaco e Amministrazione a intervenire, dialogando con l’azienda per una soluzione”.

“Anche Superman può sbagliare. In questi giorni il Comune sta inviando ai cittadini 45mila bollettini per il pagamento della Tari. Sulla comunicazione, però, come notificato dagli uffici, c’è un errore riguardante la data di scadenza della prima rata: 30 novembre anziché 30 settembre” dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Patrizia LissiStefano FanettiEleonora Galli e Stefano Legnani.

“Un errore che può capitare, considerato anche il fatto che l’ufficio lavora sotto organico, pertanto teniamo a esprimere il nostro sostegno ai dipendenti. Ci auguriamo che la data sbagliata non crei confusione nei cittadini, portando a ritardi nei pagamenti. Alla luce della svista, tuttavia, si potrebbe venire loro incontro e valutare di non sanzionare chi pagherà entrambe le rate, e quindi anche la prima, entro il 30 novembre. Dopotutto, come dimostrato in questo caso, anche Superman può sbagliare: che sia per una svista sulla bolletta o per i cronoprogrammi, che inizialmente sembravano perfetti e poi, con il tempo, vengono infranti. Intanto, un messaggio di scuse dal sindaco per il disguido delle bollette, in questo caso, sarebbe doveroso”.

“Dal 1° di settembre, il parcheggio vicino alla stazione ferroviaria di Como San Giovanni sarà chiuso per permettere i lavori di realizzazione di un hotel. Una vera e propria stangata per i pendolari che quotidianamente utilizzano l’area di sosta per lasciare l’auto e recarsi al lavoro con i mezzi pubblici. Sono 140 gli abbonati, più diversi altri utenti saltuari, che si sono visti arriva fulmine a ciel sereno, in piena estate e a solo un mese dalla chiusura” dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Patrizia LissiStefano LegnaniEleonora Galli e Stefano Fanetti.

“In una città come Como, dove il tema parcheggi è già di per sé delicato, questo provvedimento rappresenta un grave disagio per gli utenti che, a oggi, si trovano senza una vera e propria alternativa. Nella zona, infatti, non ci sono parcheggi capaci di assorbire le 140 auto che quotidianamente si recano nei pressi della stazione. Un problema che, a poche settimane dall’esordio casalingo in Serie A del Como 1907, potrebbe riguardare anche i numerosi tifosi che lasciano l’auto in quel luogo per recarsi allo stadio”. 

“Pur essendo su area privata, dunque, il parcheggio svolge un importante servizio pubblico per la città, che ne resterà improvvisamente sprovvista. Presenteremo, dunque, un’interrogazione in Comune, per chiedere al sindaco come intenda tutelare chi, pur non abitando vicino alla stazione, sceglie quotidianamente il treno, evitando di congestionare ulteriormente il traffico intorno alla città e di impattare ulteriormente sull’ambiente. Sono state individuate aree alternative per i pendolari e per i tifosi? In tal caso, sono previste agevolazioni, come il diritto di prelazione o tariffe convenzionate, per gli abbonati? È necessario trovare una soluzione al più presto, per evitare un indubbio disagio agli utenti, ma anche al resto della città che, da questo punto di vista, vive un equilibrio già precario”.

“In questi giorni, nel pieno della stagione turistica, alcuni cittadini hanno segnalato la massiccia presenza di camper a Villa Geno. Quello della carenza di aree sosta dedicate ai camperisti, aperte dalla Giunta Lucini ma ormai non più sufficienti, è un tema che tiene banco ormai da tempo, a maggior ragione dopo la recente chiusura del camping di via Cecilio. Nel Dup 2025-2027 si fa riferimento all’area camper, ma l’Amministrazione non parla di alcuna implementazione in programma” dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Eleonora Galli Stefano Fanetti.

“Tra le 61 interrogazioni presentate in Comune in seguito al rifiuto della Giunta di rispondere alle nostre domande di chiarimento, ce n’è una che riguarda proprio l’area camper. Al sindaco e alla maggioranza chiediamo se sia previsto l’incremento dell’offerta della sosta per i camper e, in tal caso, in quale area della città. Già lo scorso anno, in sede di approvazione del Dup, avevamo impegnato l’Amministrazione a lavorarci, ma la nostra proposta era stata rifiutata senza troppe motivazioni. Mettere in atto azioni che contribuiscano a rendere sostenibile e tollerabile il turismo, come creare aree di sosta ad hoc per i camper, garantendo ordine e liberando posti auto, è fondamentale per garantire una buona qualità di vita ai comaschi e ai turisti. Ci auguriamo che, quest’anno, il sindaco smetta di ignorare una questione che è sotto gli occhi di tutti”.

“Tra le 61 interrogazioni che abbiamo depositato in Comune in seguito all’incomprensibile rifiuto della Giunta comunale di rispondere alle domande di chiarimento formulate in Consiglio sul Documento Unico di Programmazione (DUP), il più importante dell’Amministrazione, c’è quella riguardante la riqualificazione di due importanti edifici abbandonati: l’ex Santarella e il Teatro Politeama. Se ne parla da tempo, tanto che l’attuale Amministrazione, nel corso del mandato, li ha più volte tirati in causa, ma mai con idee concrete” dichiarano il segretario cittadino del Partito Democratico Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali Patrizia LissiStefano LegnaniStefano Fanetti ed Eleonora Galli.

“Questo è solo l’ennesimo capitolo della telenovela: a pagina 81 del Dup, infatti, è prevista la valutazione delle ipotesi del loro recupero ad uso polifunzionale, e ben venga, perché tutti desideriamo dare una nuova vita ai due immobili. Tuttavia, al momento, la situazione appare ancora estremamente nebulosa. Facciamo un passo indietro: una volta insediatasi, l’attuale Amministrazione ha acquistato il Politeama, senza ancora una chiara destinazione d’uso. A dicembre 2023, ha inserito a bilancio 10 milioni per la riqualificazione del teatro e dell’ex Santarella, anche in questo caso, su stessa ammissione del sindaco, senza una vera idea di cosa farci”. 

“E arriviamo a oggi – proseguono – con una nuova valutazione di non meglio precisate ipotesi di recupero per un non meglio precisato uso polifunzionale che sembra, tra l’altro, non escludere una nuova vendita del Politeama, nello stesso mandato in cui è stato riacquistato. Come si dice: fa e disfà l’è tut un laurà. Quali funzioni avranno i nuovi immobili? È prevista la partecipazione di capitale privato? Con quali forme? A che punto sono le valutazioni? Attendiamo ansiosi le risposte del sindaco, che speriamo torni presto a esercitare il proprio ruolo di amministratore, in quanto, ultimamente, sembra diviso tra quello di agente immobiliare e quello di videomaker, utilizzato sempre più di frequente per distogliere l’attenzione dalle proprie evidenti mancanze pratiche e di argomentazione. Con battute e filmati, purtroppo, non si risolvono i problemi”.

“La Giunta comunale, dimostrando ancora una volta la propria chiusura al confronto, si è rifiutata di rispondere alle domande di chiarimento da noi formulate in Consiglio comunale sul Documento Unico di Programmazione (DUP), il più importante dell’Amministrazione, in quanto contiene gli obiettivi che si intendono perseguire e i progetti da realizzare. Conseguentemente, abbiamo tradotto le domande di chiarimento in 61 interrogazioni depositate in Comune. Una di queste, riguarda il fenomeno dell’overtourism, che interessa sempre di più la nostra città e che è più che mai di attualità” dichiarano i consiglieri del PD Patrizia LissiStefano LegnaniEleonora Galli e Stefano Fanetti

“Nel Dup viene definito come un fenomeno con impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti e sull’esperienza del visitatore, pur riconoscendo, giustamente, l’opportunità economica che l’essere diventata una meta turistica rappresenta per la città – proseguono -. Eppure, a leggerlo bene, non emerge nessuna idea concreta per far fronte al problema. D’altronde il sindaco, in una recente intervista, parlando della crescita dei costi degli appartamenti in centro a Como, si è limitato a dare la colpa alla dura legge del mercato, quasi a dire che una soluzione non c’è. Un ragionamento da agente immobiliare, più che da sindaco. Che Rapinese stia razionalizzando il proprio fallimento come Amministratore e si stia preparando a tornare alla vecchia vita?”

“Purtroppo, a oggi, non è chiaro come il primo cittadino e il suo gruppo intendano governare il fenomeno dell’overtourism e quali iniziative pensino di assumere, né tantomeno se ritengano necessario un costruttivo confronto con gli stakeholders o con altre città interessate dal fenomeno. Una grave mancanza da parte di un’Amministrazione che testimonia, ancora una volta, l’incapacità di vedere il territorio con una visione ampia e lungimirante”.

“Asf ha annunciato che dal 1° settembre cesserà la vendita dei biglietti cartacei della rete urbana nelle rivendite autorizzate. Nonostante rimanga la possibilità di acquistare il biglietto impersonale ai parcometri della rete sosta del Comune di Como o alla biglietteria automatica di Piazza Matteotti, riteniamo si tratti di una mossa che va a penalizzare una fetta consistente di utenza, rappresentata dalle persone più anziane e fragili” dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia LissiEleonora GalliStefano Legnani e Stefano Fanetti

“Meno avvezze alle altre modalità di acquisto, le persone più avanti con l’età andranno incontro a inevitabili difficoltà. Senza contare che non tutti i quartieri della città sono provvisti di parchimetri in cui fare il biglietto. E la possibilità di acquistarlo a bordo non rappresenta una valida alternativa, in quanto verrebbe applicata una maggiorazione. Chiediamo, quindi, che l’Amministrazione e in particolare il sindaco, che ha tenuto nelle proprie mani la delega ai Trasporti, intervengano, dialogando con l’azienda per una soluzione. È necessario mettere in atto tutte le possibili misure per venire incontro agli anziani, che sono tra i principali fruitori del servizio di trasporto pubblico, e alle persone fragili, in modo che possano continuare a spostarsi in città senza difficoltà”.

“Questa mattina, alle prime ore del giorno, è stato sgomberato l’ex supermercato in via Regina Teodolinda, rifugio di tante persone senza fissa dimora. L’ennesimo gesto improvviso, l’ennesimo atto di forza contro i più deboli e bisognosi, specchio della politica di un’Amministrazione che, ancora una volta, ha scelto di affrontare una questione delicata come quella della grave marginalità in modo sbagliato e disumano” dichiarano Patrizia Lissi, capogruppo PD in Consiglio comunale e Daniele Valsecchi, segretario cittadino.

“Pur comprendendo e rispettando il lavoro delle Forze dell’Ordine, che non smetteremo mai di ringraziare per il lavoro che svolgono, siamo profondamente contrari alla visione della città di questa Amministrazione e al suo modus operandi. Per inseguire l’ideale di una Como dell’apparenza, che mostra la sua faccia più bella nascondendo le fragilità, si è proceduto, ancora una volta, con la mossa più semplice, così come accaduto in passato a San Francesco o sotto i portici di altre chiese in cui le persone meno fortunate trovano riparo per la notte. Smantellare giacigli di fortuna, oltre a essere un gesto senza umanità, l’ennesimo smacco, l’ennesima macchia nera sulla nostra città, equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, senza affrontare la questione alla radice. Dove andranno a dormire le persone cacciate dall’ex supermercato? Probabilmente da un’altra parte” proseguono. 

“Spesso si urla all’insicurezza, riversando tutte le colpe sulle persone senza dimora. Posto che le cose non stanno così e non è possibile generalizzare, questa gestione miope, fatta di sgomberi e di chiusure, non fa altro che aumentare quella stessa insicurezza. Occorre, invece, affrontare la questione alla radice, cercare soluzioni strutturali che contemplino la creazione di luoghi di accoglienza e azioni di reinserimento alla vita sociale e produttiva della nostra città. E’ la strada più lunga, ma senza dubbio la più efficace”.

“Fondazione Cariplo ha aperto il bando Territori Sicuri, che finanzierà progetti e soluzioni innovative per le comunità a rischio di frane e alluvioni, con l’obiettivo di prevenire i fenomeni dovuti al dissesto idrogeologico. Anche a causa del cambiamento climatico, il nostro territorio è sempre più soggetto a eventi di questo tipo, come dimostrano i recenti fatti di cronaca: la frana di Civiglio, gli allagamenti di Ponte Chiasso, le piene di Cosia e Breggia, sempre osservati speciali. Fenomeni che creano disagi alla cittadinanza e significativi danni economici al territorio” dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia LissiStefano LegnaniEleonora Galli Stefano Fanetti.

“Per questo motivo, come Partito Democratico di Como, abbiamo deciso di presentare una mozione, con lo scopo di invitare il Comune a partecipare. Le zone sensibili del nostro territorio sono diverse e ci auguriamo di poter collaborare con l’Amministrazione comunale per una Como più sicura e pronta ad affrontare eventi atmosferici sempre più violenti”.

Le istituzioni