26/07/2023 | como - comune di como - partito democratico

Via del Dos, Lissi: “In Consiglio una caduta di stile del sindaco. La piscina interessa persone fragili”

“Troviamo deplorevole il comportamento avuto dal sindaco Alessandro Rapinese nella seduta del Consiglio comunale di ieri sera. Fare il verso e ironizzare su un’iniziativa pubblica come quella dell’aperitivo organizzato da Pia Pullici, da tutta la vita al fianco delle persone disabili, tanto da essere nominata Cavaliere al Merito della Repubblica è stato un gesto di estrema bassezza politica e umana, anche e soprattutto per il coinvolgimento nell’evento delle persone con disabilità” dichiara Patrizia Lissi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.

“L’aperitivo, per la cronaca, è stato un momento di gioia e di sorrisi, nonostante il grave disagio sociale creato dalla chiusura delle micro piscine e della palestra di via del Dos. Chiusura che, tra l’altro, in campagna elettorale, il sindaco aveva affermato che non avrebbe mai disposto, per non limitare i servizi offerti alle persone fragili. Ora, chiaramente, l’augurio è che la struttura possa riaprire il prima possibile”.

“E a questo proposito, invito nuovamente il sindaco a non prendersi meriti che non ha, perché la nuova caldaia è frutto di un appalto dell’Amministrazione Lucini, e a lavorare sodo per dare al più presto risposte adeguate ai cittadini, senza dover ricorrere a facili ironie fuori luogo. Soprattutto quando di mezzo ci sono categorie fragili come le persone con disabilità che frequentavano abitualmente piscine e palestra nei loro percorsi di riabilitazione. Compito di un buon sindaco sarebbe andare incontro con umanità e professionalità a chi ha perso un luogo importante per il proprio percorso. Ma, a quanto sembra, queste ultime, sono qualità che non appartengono a Rapinese” prosegue.

“Altrettanto triste è pensare a una maggioranza incapace di pensare con la propria testa e di distinguere se il proprio sindaco sia dalla parte della ragione o del torto. In un anno di mandato non abbiamo mai visto un consigliere prendere posizione su quanto detto da Rapinese. Ed è piuttosto vergognoso che, neanche in una situazione simile, in cui come parte in causa c’erano fasce sensibili della popolazione, nessuno abbia avuto il coraggio, o meglio, la decenza, di alzare la mano e dissentire” conclude.


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