“Ancora una volta la Lega dimostra quanto in basso è pronta a scendere per un pugno di voti anche a costo di coprirsi di ridicolo. L’ultimo esempio? Le gravi illazioni del consigliere comunale Noseda contro Como Accoglie mentre, a livello nazionale, Salvini invita a prendersi cura dei clochard e dei bisognosi a Natale” dichiara Tommaso Legnani, segretario cittadino del Partito Democratico di Como.


“Chiaramente nell’organismo leghista, la testa non parla con il corpo e ogni occasione è buona per spararla più grossa, per un pugno di like o consensi. La Lega comasca farebbe una figura migliore mettendosi d’accordo con i quadri del partito e smettendo di straparlare” dice il segretario.

“Riempie di tristezza vedere che in questo nauseabondo gioco i bisognosi e senza tetto sono solo pedine da prendere e spendere come fa più comodo, per propaganda – conclude Legnani – Dovremmo auspicare che il Natale porti un po’ di decenza, pudore o almeno un po’ di coerenza al “capitano” e ai suoi ras comaschi. Ma da tre anni e mezzo la Lega si accanisce contro i poveri, gli ultimi e i disperati: le riserve di speranza si sono esaurite tempo fa”.

L’ignobile episodio di cui l’assessore Corengia si è resa responsabile non fa altro che confermare ciò che sosteniamo da tempo:l’amministrazione Landriscina non ha mai avuto intenzione di aiutare i senza dimora comaschi. Anzi, tra coperte tolte e grate anti-senzatetto, la strategia pare quella di respingere, allontanare le persone come se non fossero un problema della città.

ll clamoroso gesto di un singolo non deve spostare il fuoco da un problema che è di tutta la comunità. Il dormitorio permanente è urgente. Non importa che l’amministrazione neghi l’evidenza. Nel rispetto dei comaschi e della democrazia serve dare seguito pratico alla mozione approvata in consiglio comunale nel luglio del 2019. È un debito nei confronti dei cittadini, tutti, con e senza dimora. Se da una parte la Giunta Landriscina condanna decine di persone a vivere all’addiaccio, costringe i residenti a convivere con il degrado generato dalla marginalità alimentando un conflitto sociale che ribolle da troppo tempo.

Ma mentre la città ha dovuto soffrire l’immobilismo di chi la governa, siamo arrivati a un altro autunno. Piuttosto che prendere parte alle operazioni di sanificazione, levare coperte ai disperati e gettare imbarazzo su Como, prima ancora che sul suo incarico, l’assessore Corengia deve fare chiarezza su una serie di domande. C’è un piano per l’inverno? Dove si intende ricollocare il tendone di Emergenza Freddo ora che gli spazi del Cardinal Ferrari non sono più disponibili? La giunta intende lasciare degli esseri umani dormire per strada per un altro inverno?

Tommaso Legnani,
segretario cittadino del Partito Democratico di Como

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