“Servono regole per il parcheggio e la sosta, per il transito in aree specifiche della città e serve un limite di velocità ma privarsi di un mezzo di trasporto utile come il monopattino elettrico a Como è assurdo. La posizione tranchant della giunta Rapinese non ha senso, non nel 2022. I processi vanno governati, non subiti e rifiutati. Lecco ha testato il servizio con aree di sosta e regole ben precise e lo stesso ha fatto Varese. Perché il Comune di Como dovrebbe fare diversamente? Le applicazioni consentirebbero di bloccare l’uso dei monopattini in zone sensibili come i parchi pubblici o piazza Duomo, per esempio, di limitare la velocità o di escluderne la sosta in determinate zone. Le problematiche segnalate dagli assessori possono essere regolamentate.” dichiarano Stefano Legnani, consigliere comunale del Partito Democratico, e Matteo Introzzi, segretario del circolo Pd “Como Convalle”.

“La disponibilità di mezzi alternativi come il monopattino sgrava la viabilità di traffico di prossimità fatto di lavoratori e studenti. Se poi sono arrivate proposte da più di venti compagnie significa che il potenziale e la domanda ci sono- continuano i Dem – Ricordiamo poi che al Comune di Como manca ancora un responsabile della mobilità d’area che possa coordinare i vari piani di mobilità sostenibile di istituzioni, imprese ed eventi. Se ci fosse avremmo più possibilità di regolamentare questi fenomeni che nel resto d’Europa ormai sono normalità consolidata”.

“L’elettrificazione della linea ferroviaria della Como-Lecco è stata inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo Draghi. È un ottimo risultato che porterà immensi benefici per i viaggiatori, pendolari e turisti, non solo nelle province di Como e Lecco ma in tutta la Lombardia” dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico, Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero che per primi, in sinergia con i parlamentari del territorio, si sono fatti promotori del progetto presso il Governo centrale durante la presente e passata amministrazione.

“L’elettrificazione della linea si avvicina a diventare realtà. Il nostro ringraziamento va ovviamente ai due Governi, quello attuale e quello precedente, che hanno hanno accolto la richiesta dei territori, ritenendo l’opera strategica e urgente per la ripresa e lo sviluppo della nostra regione dopo la pandemia” concludono i due consiglieri.

“Forse è il caso che il Comune di Como sia franco sul progetto della dorsale dei Pellegrini: non c’è e non c’è mai stata la voglia di realizzare l’opera. Sono passati tre anni e mezzo e l’assessore Gervasoni ha l’audacia di dirci che il progetto così com’è non realizzabile per le complicazioni date dal passaggio della ciclopedonale attraverso Villa Olmo o per a questione posteggi in via Mentana” dichiarano gli esponenti del Partito Democratico, Gabriele Guarisco, consigliere comunale, e Tommaso Legnani, segretario cittadino.

“Vorremmo ricordare all’assessore che la giunta a cui appartiene non solo ha avuto tempo per risolvere i due suddetti nodi. Il Comune ha facoltà di cambiare tempi di apertura e regole del parco di Villa Olmo per permettere il passaggio delle biciclette. Via Mentana presenta alcune criticità da tempo legate alla questione posteggi. Ma tre anni e mezzo di tempo sarebbero stati più che sufficienti per trovare delle soluzioni, se ci fosse stata la volontà” continuano i Dem.

“Ora rischiamo di perdere i contributi regionali per il progetto e sappiamo che la Giunta non coprirà il buco che loro stessi hanno generato perdendo tempo. L’assessore Gervasoni parla di costi lievitati che non possono permettere la realizzazione dell’opera ma l’ironia triste di quest’ultima affermazione è che la Giunta Landriscina ha approvato il progetto definitivo con un piano economico per € 2.808.504,84 nel giugno del 2019. Chissà di quali costi aggiuntivi parla. Sarebbe invece il caso di parlare del fatto che il Comune ha buttato via un’opportunità d’oro per il semplice capriccio di non realizzare un’opera voluta da una giunta precedente ma di colore politico diverso. Un’idea buona di una giunta di centro-sinistra rimane buona anche sotto una giunta di centro-destra specie se già finanziata”.

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