“Leggiamo con sorpresa le dichiarazioni del consigliere comunale Cantaluppi e dell’onorevole Fiocchi sulla situazione dei cinghiali sul territorio del Comune di Como. Sembra quasi che Fratelli d’Italia non abbia mai fatto parte della maggioranza a Palazzo Cernezzi né tantomeno della giunta che siede a Palazzo Lombardia. Eppure il problema enorme posto dall’aumento della popolazione di ungulati sul territorio cittadino e provinciale rimane e i danni sono ingenti. Sarà perché il centrodestra non ha mai agito seriamente per risolvere il problema?” si chiedono Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, e Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd “Como Convalle”.

“Oltre che lamentarsi di una inefficacia dovuta ad istituzioni governate anche da FdI, il consigliere Cantaluppi e l’onorevole Fiocchi dovrebbero anche sapere che la caccia non può essere la sola ed unica risposta al fenomeno, ma deve rientrare in un approccio più completo, a 360 gradi. Come evidenziato anche in rapporti di ISPRA, i branchi di cinghiali cacciati si disgregano e si spingono in zone più sicure come le aree antropizzate e i centri urbani, inoltre si alterano i meccanismi di autoregolamentazione delle nascite aumentando la proliferazione e alimentando così il circolo vizioso. L’abbattimento dei capi deve essere quindi da considerarsi all’interno di un processo di regolamentazione che Regione Lombardia non ha mai messo veramente in atto – spiegano Orsenigo e Introzzi – Come al solito la destra si presenta in occasione delle elezioni con soluzioni estemporanee e non efficaci a problemi da lei stessa alimentati, sperando che i cittadini dimentichino l’inefficienza delle medesime forze che ora si pongono come dei risolutori” .

Le istituzioni