Questa mattina la Camera ha approvato il decreto-legge, già licenziato dal Senato, che contiene un complesso di misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)una malattia virale, non trasmissibile all’uomo, altamente contagiosa, che colpisce i suidi, domestici e selvatici, spesso in modo letale”. Lo fa sapere la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga a margine delle operazioni di voto che hanno visto il decreto approvato in via definitiva con 316 voti favorevoli, 2 contrari e 43 astenuti.

“Un provvedimento fortemente da tutti i territori italiani, per i rischi connessi a questo virus e al fatto che possa facilmente allargarsi e contaminare anche altre aree produttive e allevamenti suinicoli, portando al collasso un’intera filiera, che rappresenta una straordinaria parte del più generale settore agricolo del nostro Paese”.

“Come Partito Democratico – continua l’esponente Dem – abbiamo condiviso e sostenuto l’iniziativa assunta dal Governo per affrontare questa emergenza, giudicando molto positiva la possibilità riconosciuta al Commissario straordinario di chiedere allo Stato di intervenire in via sostitutiva nel caso le Regioni risultino inadempienti. Allo stesso tempo, però, abbiamo sottolineato la necessità di una iniziativa governativa altrettanto urgente per affrontare l’eccessiva presenza di cinghiali selvatici nei nostri territori, di milioni di capi che provocano danni all’agricoltura e una incidentalità stradale assolutamente rilevante, con il rischio concreto che possano produrre ulteriori infezioni”.


“Un tema rilevante, di grave emergenza che da anni tocca e devasta anche il territorio comasco per il quale i provvedimenti messi in campo da Regione Lombardia risultano modesti e tardivi rispetto alle dimensione che ha già preso il fenomeno della diffusione dei cinghiali nel nostro territorio, anche in vista del concreto pericolo di contagio da peste suina africana”.

 “E’ giusto l’intervento del Governo sulla cessione del credito per i superbonus edilizio, come anche la norma voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando a tutela dei lavoratori”. Lo dice Chiara Braga, parlamentare comasca della segreteria del Partito Democratico, responsabile Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture.
“Bene l’intervento del Governo – sottolinea l’esponente dem – per ampliare la possibilità di cessione del credito sui bonus edilizi, stabilendo la tracciabilità e la qualificazione dei soggetti finanziari, così come le sanzioni per le false asseverazioni. Particolarmente importante è la norma voluta dal ministro Orlando che prevede la possibilità di accedere ai bonus edilizi solo ai cantieri che applicano i contratti collettivi di settore”.
“In questo modo – afferma Braga – si contrasta con efficacia il rischio di infortuni e morti nei cantieri, assicurando che a operare siano imprese che garantiscono il rispetto degli obblighi di sicurezza e formazione dei lavoratori. Una scelta di civiltà, che indica chiaramente la direzione verso cui deve orientarsi sempre più il settore delle costruzioni, premiando le imprese sane e oneste e contribuendo alla creazione di lavoro buono e sicuro”.

Da qualche tempo Como risulta essere la provincia lombarda in cui i costi del carburante sono più alti e nella quale si registra un forte squilibrio territoriale dei prezzi al suo interno e, soprattutto, in rapporto alla vicina Svizzera. La marcata differenza dei prezzi dei carburanti tra Italia e Svizzera ha determinato la ripresa del fenomeno del ‘pendolarismo del pieno’ che la presenza della carta sconto, purtroppo di recente sospesa da Regione Lombardia, aveva mitigato se non annullato. La convenienza degli automobilisti comaschi a rifornirsi oltre confine sta producendo conseguenze importanti sia come minori entrate, in termini di accise e di Iva, per lo Stato italiano, che di mancati guadagni per i distributori italiani; effetti negativi a tutto vantaggio della Svizzera”. Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga dopo il monitoraggio dei prezzi dei carburanti con la Svizzera e la conseguente sospensione della carta sconto operata da Regione Lombardia nonostante il differenziale reale dei prezzi praticato dai distributori agli automobilisti sia ampiamente sopra il margine dei 0,05 euro al litro.

“Per questo – informa la deputata dem – ho presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e degli Esteri per chiedere loro, per quanto di competenza, di intervenire per affrontare il problema della concorrenza, ormai insostenibili, dei prezzi del carburante tra Italia e Svizzera al fine di rendere competitive le stazioni comasche di frontiera più vicine al confine elvetico, evitando così perdite per il nostro Paese e limitando lo squilibrio dei prezzi interni alla provincia di Como”.

“Ho inoltre chiesto ai ministri – conclude Braga – se non ritengano necessario intervenire anche per correggere i criteri di monitoraggio e rilevazione del differenziale dei prezzi dei carburanti per l’applicazione della carta nelle zone di confine con la Svizzera, rendendo tale meccanismo più preciso e rispondente alla realtà”.

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