“Tra le 61 interrogazioni che abbiamo depositato in Comune in seguito all’incomprensibile rifiuto della Giunta comunale di rispondere alle domande di chiarimento formulate in Consiglio sul Documento Unico di Programmazione (DUP), il più importante dell’Amministrazione, c’è quella riguardante la riqualificazione di due importanti edifici abbandonati: l’ex Santarella e il Teatro Politeama. Se ne parla da tempo, tanto che l’attuale Amministrazione, nel corso del mandato, li ha più volte tirati in causa, ma mai con idee concrete” dichiarano il segretario cittadino del Partito Democratico Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli.
“Questo è solo l’ennesimo capitolo della telenovela: a pagina 81 del Dup, infatti, è prevista la valutazione delle ipotesi del loro recupero ad uso polifunzionale, e ben venga, perché tutti desideriamo dare una nuova vita ai due immobili. Tuttavia, al momento, la situazione appare ancora estremamente nebulosa. Facciamo un passo indietro: una volta insediatasi, l’attuale Amministrazione ha acquistato il Politeama, senza ancora una chiara destinazione d’uso. A dicembre 2023, ha inserito a bilancio 10 milioni per la riqualificazione del teatro e dell’ex Santarella, anche in questo caso, su stessa ammissione del sindaco, senza una vera idea di cosa farci”.
“E arriviamo a oggi – proseguono – con una nuova valutazione di non meglio precisate ipotesi di recupero per un non meglio precisato uso polifunzionale che sembra, tra l’altro, non escludere una nuova vendita del Politeama, nello stesso mandato in cui è stato riacquistato. Come si dice: fa e disfà l’è tut un laurà. Quali funzioni avranno i nuovi immobili? È prevista la partecipazione di capitale privato? Con quali forme? A che punto sono le valutazioni? Attendiamo ansiosi le risposte del sindaco, che speriamo torni presto a esercitare il proprio ruolo di amministratore, in quanto, ultimamente, sembra diviso tra quello di agente immobiliare e quello di videomaker, utilizzato sempre più di frequente per distogliere l’attenzione dalle proprie evidenti mancanze pratiche e di argomentazione. Con battute e filmati, purtroppo, non si risolvono i problemi”.