L’occupazione registrata in Italia a dicembre torna a scendere e la caduta colpisce quasi esclusivamente le donne: su 101mila occupati in meno nel mese di dicembre, 99mila sono donne e 2mila uomini.
Non va meglio nel confronto annuale: in 12 mesi la perdita è di 444.000 unità composte da 312.000 donne e 132.000 uomini. Anche in questo caso, quindi, c’è una forte prevalenza a discapito delle donne, anche se meno pronunciata rispetto al raffronto mensile, tra novembre e dicembre 2020.
Dati preoccupanti diffusi oggi dall’Istat che confermano come a pagare maggiormente le conseguenze economiche della crisi pandemica da Covid-19, in termini di posti di lavoro, sono ancora una volta le donne.
E se consideriamo che il tasso di occupazione femminile in Italia si attesta intorno al 48,5% mentre in Europa è del 62,5%, allora il quadro occupazionale si fa a dir poco allarmante.
Come Partito Democratico abbiamo lavorato affinché il Recovery Plan assuma l’occupazione femminile e giovanile come asse portante, trasversale di tutti i progetti. E anche in queste ore, al tavolo sul programma di legislatura convocato dal presidente della Camera, Roberto Fico, affrontando il tema del lavoro, la nostra delegazione ha posto come centrale il tema della parità salariale e della piena occupazione femminile, oltre che dell’esigenza di un ammortizzatore universale.
Aspetti fondamentali che il prossimo Governo dovrà affrontare al più presto.