13/01/2024 | como - comune di como - partito democratico

Lite Rapinese a ETV, Lissi e Galli: “Dal sindaco falsità e incapacità di controllarsi”.

“Nella serata di ieri, a ETV, abbiamo assistito all’ennesima triste sceneggiata del sindaco, abile come sempre a distorcere la realtà e incapace di avere un confronto civile e costruttivo. Come già espresso nei giorni scorsi, la chiusura del camping No Stress ha gettato sulle strade di Como persone che hanno sempre e regolarmente pagato un affitto per permettersi un piccolo alloggio all’interno del campeggio ma che, purtroppo, non sono riuscite a trovare una soluzione alternativa dopo l’ordinanza del Comune” dichiarano le consigliere comunali del PD Patrizia Lissi ed Eleonora Galli.

“Prima di tutto, come sempre, è la narrazione del primo cittadino a lasciare basiti. La decisione di chiudere il camping è stata presa in seguito a un incidente, che ha causato l’intossicazione di un uomo da monossido di carbonio. Se ciò non fosse accaduto, probabilmente, a oggi nessuno si sarebbe sognato di far cessare l’attività. Rapinese, dunque, non si prenda meriti su una situazione che non ha assolutamente sistemato. Sono parecchie le persone che sono state fortemente penalizzate dal provvedimento e che hanno ricevuto aiuto solo dai volontari (tra cui anche Lissi) da un anno al fianco degli inquilini del campeggio”.

“Sorprende, poi, che il sindaco, agente immobiliare, non conosca la situazione della propria città, in cui gli affitti sono sempre più alti e nella quale, di 39 appartamenti in cui era stata prevista manutenzione straordinaria già dalla passata Amministrazione, a oggi, si è intervenuti solo in quattro. Tra l’altro, esistono strutture in via Conciliazione e via Sacco e Vanzetti che erano destinate proprio all’emergenza abitativa e che sarebbe il caso di riaprire. Stupisce poi come il sindaco non sappia, o finga di non sapere, che non basta lavorare, avere un reddito e impegnarsi per trovare un appartamento. Il problema non è avere un impiego o cercare casa fuori dalla città: senza un lavoro a tempo indeterminato nessuno concede contratti di affitto. E questo è il più grande ostacolo che i residenti del camping, pur lavorando, si sono trovati ad affrontare”.


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