10/08/2020 | coronavirus - regione lombardia

La Regione fa cassa sulle donazioni per l’emergenza Covid-19. Dove andranno a finire le risorse non spese?

“Regione Lombardia accantona le donazioni fatte dai lombardi durante l’emergenza Covid-19. Verranno utilizzate per rafforzare la sanità lombarda in vista di una seconda ondata epidemica? Da Regione servono certezze” così dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. 

“Grazie a un’interrogazione presentata dal Partito Democratico all’assessorato al Welfare abbiamo potuto apprendere che i fondi donati durante la fase acuta della pandemia ammontano a circa 185 milioni di euro. Questa cifra copre le donazioni effettuate sia attraverso i conti correnti messi a disposizione dalla Regione (53 milioni circa) e tramite i conti correnti delle diverse ATS, ASST e IRCCS più donazioni di beni, (quasi 132 milioni). Dei quasi 53 milioni donati direttamente al conto della Regione, ben 25 milioni di euro avevano come destinazione prescelta dal donatore l’ospedale Covid realizzato in Fiera, ma non essendo tali risorse necessarie in quanto la fondazione Fiera ha provveduto autonomamente mediante raccolta fondi propri alla realizzazione della struttura. Si legge nella risposta dell’assessorato: “le donazioni destinate a tale struttura verranno utilizzate, previa autorizzazione dei donatori, per ulteriori iniziative legate all’emergenza”.

“La quantità di denaro raccolto dimostra senz’altro la generosità dei lombardi che mossi da un fortissimo spirito di solidarietà hanno fatto di tutto per aiutare i propri concittadini. Ma dalle informazioni che abbiamo ottenuto, questi soldi non sono ancora stati spesi e, stando a quanto stabilito in assestamento di Bilancio 2020, i proventi delle donazioni potrebbero essere utilizzati “per fronteggiare le conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” anziché messe a disposizione per risolvere le evidenti criticità del sistema sanitario lombardo in vista di una seconda ondata di Coronavirus in autunno. Di fatto, questo passaggio la giunta avoca a sé la gestione di queste risorse, che non entreranno nel bilancio regionale”.

“È grave che in Regione Lombardia non ci sia trasparenza su come vengono utilizzate le risorse donate. C’è una questione di fiducia che le istituzioni devono meritare da parte dei cittadini, che hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi. Siamo stati in piena emergenza e ancora non ne siamo fuori ma oggi sappiamo che ci sono 180 milioni di euro di donazioni effettuate in denaro (al netto di quelle fatte agli ospedali) che non sappiamo come verranno utilizzati, ma di cui nella fase uno c’è stato grande bisogno. Chiediamo chiarezza e soprattutto una seria programmazione di interventi per rafforzare la sanità lombarda”.


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