08/03/2024 | como - comune di como - partito democratico

CHIUSURA ASILI NIDO, VALSECCHI E I CONSIGLIERI DEL PD: “DAL SINDACO UNO SPETTACOLO INCRESCIOSO. POCHEZZA NELLE ARGOMENTAZIONI E ZERO RISPETTO”

“Questa mattina, al termine della conferenza stampa sulla chiusura degli asili nido di via Passeri e via Bellinzona, abbiamo assistito a uno spettacolo increscioso. Il sindaco ha risposto alle mamme con una modalità arrogante e totalmente antidemocratica, dimostrandosi, più volte, disinteressato ai problemi che le sue decisioni creano a cittadine e cittadini e incapace di ascoltare le loro richieste. Un alzare i toni che è sfociato in un tentativo di scontro con il Partito Democratico, al solo scopo di nascondere la pochezza delle sue argomentazioni e lo zero assoluto della sua idea di città e di Comune al servizio delle persone” dichiarano il Segretario cittadino del PD Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Eleonora Galli e Stefano Legnani.

“Quanto agli attacchi al centrosinistra, ricordiamo a Rapinese che l’unica giunta ad aver amministrato negli ultimi 30 anni è stata quella di Lucini, che peraltro ha azzerato le liste d’attesa. Quanto agli asili, invece, purtroppo si tratta di un film già visto, nelle scuse fornite (i costi o il calo delle nascite, pur in presenza di liste d’attesa), così come nelle modalità. La linea dell’attuale Amministrazione è sempre più chiara. Un compito, come quello di amministrare un Comune, che prevede certamente responsabilità, ma anche la bellissima gratificazione del poter fare per la comunità, per la gente, venendo incontro ai bisogni e alle richieste dei cittadini, viene trasformato in qualcosa che somiglia molto più alla direzione di un’azienda, focalizzata sul fare utili. Guai a investire dove c’è bisogno, a programmare, a progettare. Il tempo del sindaco e i soldi del Comune mica servono alle ristrutturazioni. Il Comune non è mica un servizio ai cittadini. Meglio tagliare, senza curarsi delle ripercussioni sociali del proprio operato”.

“Ancora una volta i calcoli e i freddi numeri sono stati messi davanti alle persone, alle famiglie e ai loro bambini, che dovranno cercare una nuova struttura, certamente meno comoda, con tutti i disagi che ne conseguono – proseguono – A partire da quelli legati al traffico, che andrà inevitabilmente ad aumentare, dovendo, i genitori, fare più strada per accompagnare i figli al nido. Una decisione, dunque, che avrà anche un risvolto sull’inquinamento ambientale. Si tratta inoltre di una decisione antistorica, in quanto l’Unione Europea si è posta come obiettivo quello di aumentare gli asili nido entro il 2030: ma evidentemente al sindaco piace andare in controtendenza. Così come è in controtendenza il fatto che la conferenza stampa di annuncio del provvedimento, che metterà in difficoltà decine di mamme, sia arrivata nella giornata dell’8 marzo, festa della donna. In Italia una donna su cinque deve lasciare il posto di lavoro perché non supportata. Qual è la risposta del Comune? Chiudere gli asili nido, da sempre un’eccellenza del nostro territorio, oltre che uno strumento pedagogico utile a favorire l’aumento demografico, tema di assoluta emergenza. E’ questo il modo di aiutare le donne e le famiglie?”.

“Sottolineiamo, infine, come l’informazione riguardante la chiusura del nido di Monteolimpino, sia trapelata solo in seguito a una precisa domanda posta al sindaco e non grazie a un corretto modus operandi, che avrebbe previsto che tutta la comunità fosse adeguatamente informata. Cosa che, per altro, lo stesso primo cittadino aveva affermato avrebbe fatto, in un vergognoso intervento in risposta alla nostra consigliera Patrizia Lissi, che chiedeva quali altre chiusure fossero previste, oltre a quella dell’asilo Ponte Chiasso. Vergognoso, come l’atteggiamento mostrato questa mattina, di fronte a un gruppo di mamme che chiedevano solo un doveroso ascolto, ma che si sono viste trattare, ancora una volta, senza un minimo di rispetto” concludono.


Le istituzioni