Il 26 di settembre si avvicina e il rischio che Como venga tagliata a metà da passaggi a livello chiusi per tempi interminabili a causa di un nuovo sistema di sicurezza sarà purtroppo realtà.
Regione Lombardia ha una responsabilità diretta nel caos che andrà a verificarsi e l’Assessore regionale ai trasporti, Claudia Terzi, deve risponderne davanti a tutti i comaschi la cui quotidianità verrà complicata dalle sbarre abbassate di un passaggio ferroviario. Specialmente dopo il vertice tenutosi ieri a Roma tra Ministero dei Trasporti, Regione, Comune di Como e Ferrovie Nord e l’agenzia per la sicurezza Ferroviaria che si è risolto in un nulla di fatto. Per questo presenterò un’interrogazione ad hoc per fare chiarezza sulla questione. Perché Ferrovie Nord ha comunicato l’insorgere del problema con così poco preavviso? Regione sta davvero intrattenendo un confronto produttivo con Comune, Ferrovie Nord e il Ministero dei Trasporti?
E soprattutto, che strategia e con quali risorse il Pirellone intende adottare per mitigare l’impatto che le chiusure dei passaggi avranno sulla vita di migliaia di comaschi?Orma mancano poco meno di due giorni all’entrata in vigore dei nuovi sistemi di sicurezza responsabili dei ritardi. Almeno Regione si degni di fornire delle possibili soluzioni ai cittadini messi in difficoltà dall’operato proprio e di Ferrovie Nord. E’ il minimo: un atto dovuto nei confronti di una città che rischia di essere messa in ginocchio.
Angelo Orsenigo