24/09/2020 | ambiente - rifiuti

Cantù, scoperta discarica abusiva: così si avvelenano territorio e abitanti

Oltre ad appiccare roghi per bruciarli esiste un’altra pratica illecita altrettanto subdola e odiosa per far scomparire nel nulla quei particolari rifiuti che, per varie ragioni, la prima di natura economica, non si vogliono immettere nel ciclo regolare dello smaltimento, quella dell’interramento.

E proprio di interramento si deve parlare per quanto scoperto nella città di #Cantù, in provincia di Como, dove qualche giorno fa le forze dell’ordine locali insieme ai tecnici dell’Arpa, sulla base di un’indagine già avviata lo scorso febbraio dalla Procura di Como, hanno proceduto a dissotterrare in un’area privata grande quanto due campi da calcio a due metri di profondità una significativa quantità di “rifiuti speciali”: autobloccanti, materiale ferroso, polistirolo, blocchi di catrame, pezzi di pluviali in plastica, blocchi di calcestruzzo, vetro, materiale di risulta edilizia e sei taniche contenenti un liquido scuro, schiumoso e oleoso.Certamente andrà analizzata meglio la natura delle sostanze e dei materiali ritrovati, tuttavia resta lo sdegno per il gesto illegale compiuto ai danni dell’ambiente che ci circonda e protegge.

Una città che distrugge e contamina il proprio suolo, il proprio ambiente distrugge sé stessa e i propri abitanti. Un ringraziamento sentito va alle forze dell’ordine grazie all’impegno delle quali si è riusciti a fare luce su questa desolante vicenda ambientale.

Chiara Braga


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