“In provincia di Como salta un altro punto vaccinale. È accettabile che i comaschi possano fare riferimento solo all’hub di Lariofiere che, peraltro, ha traslocato in un tendone? È questa l’idea di sanità di territorio che hanno a Palazzo Lombardia: spostarsi dall’altra parte della provincia per vaccinarsi?”chiede il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, commentando la chiusura ormai prossima del punto vaccinale di via Napoleona a Como.
“C’è da chiedersi perché la scelta sia caduta sul mantenere l’unico punto vaccinale della provincia a un estremo del territorio, vicino a Lecco, che per molti comaschi è molto difficile da raggiungere. Chiudere via Napoleona significa poi disinvestire su quel progetto fondamentale che è la Cittadella della Salute che come Partito Democratico abbiamo sostenuto con forza. Insomma, Como città rimane senza ospedale e senza hub. Forse l’unico capoluogo Lombardo ad essere in questa situazione che la dice lunga sull’idea che Regione Lombardia ha del termine “medicina di prossimità”. Se da una parte il consiglio regionale vara una riforma sanitaria che promette la ricostruzione della sanità di territorio con distretti, case e ospedali della Comunità, dall’altra si costringe il cittadino ad andare ad Erba per il vaccino. Senza contare che depotenziare gli hub significa depotenziare la campagna vaccinale: un errore che non ci possiamo permettere. Como ha un tasso di vaccinazione con terza dose attorno al 60%. Ci sono ancora persone che devono completare il proprio ciclo di immunizzazione” conclude Orsenigo.