Il candidato del centrosinistra per la presidenza di Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, è stato in visita a Como il 9 dicembre 2022 per dare inizio alla campagna elettorale sui territori.

Nel pomeriggio di venerdì ha tenuto prima una conferenza stampa alla Biblioteca comunale “Paolo Borsellino” in piazza Venosto Lucati. Dopo aver parlato con i giornalisti, Majorino ha incontrato numerosi esponenti del terzo settore comasco e del volontariato.


Infine, insieme al consigliere regionale uscente, Angelo Orsenigo, è intervenuto in un incontro pubblico con i cittadini per parlare degli obiettivi e del programma per la Lombardia. Qui sotto, il video della conferenza stampa del 9 dicembre, dal canale Youtube di Ecoinformazioni.

Il 2022 è un anno nero per i ghiacciai alpini, sempre più fragili, vulnerabili e instabili per effetto della crisi climatica e del riscaldamento globale. Ghiacciai che ingrigiscono mentre perdono di superficie e spessore, si disgregano in corpi più piccoli confinati ad alta quota, dove aumentano fenomeni di instabilità quali frane, colate detritiche, valanghe di roccia e di ghiaccio. Un’’emorragia glaciale’ vissuta dall’intero arco alpino italiano per effetto di una crisi climatica che prosegue a ritmo irrefrenabile, evidenziata oggi dal report finale della Carovana dei Ghiacciai 2022 nella conferenza ‘Monitorare la scomparsa dei ghiacciai per comprendere l’urgenza dell’adattamento climatico‘ organizzata da Legambiente e dal Comitato Glaciologico Italiano (Cgi).

Parlando di ghiacciai è certamente necessario, come per altri fenomeni ambientali, dare un’acellerazione all’approvazione del piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Ma serve anche un approccio che consideri nella sua complessità tutto il tema del ciclo dell’acqua. Una visione che ricomprenda non solo la ritirata dei ghiacciai ma anche le altre importanti evidenze devastanti collegate al tema dell’acqua, come il problema della siccità che quest’estate ha pesantemente impattato i nostri corsi d’acqua e la nostra agricoltura o come la questione energetica.

La trasformazione del nostro ecosistema e i danni subiti dal nostro territorio provocati dal riscaldamento globale, avvengono ogni giorno quotidianamente, non sono fenomeni episodici che riscopriamo solo quando si fanno allarmanti o provocano tragedie tali da guadagnare la ribalta mediatica per alcuni giorni.

Esiste una discrepanza tra i tanti allarmi e le informazioni fondate che la scienza ci mette a disposizione e la traduzione in scelte politiche non sempre coerenti, che deve essere colmata. Il piano di adattamento al cambiamento climatico ha bisogno sicuramente di essere approvato ma anche attuato attraverso politiche di investimento e indirizzo delle risorse conseguenti e coerenti. Lo sforzo ulteriore da compiere è quello di intervenire non sulla base di una lettura a compartimenti stagni dei diversi fenomeni climatici in atto ma avendo uno sguardo sistemico che tenga insieme i diversi aspetti e i vari settori di impatto dei cambiamenti climatici.

Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza di Regione Lombardia ed europarlamentare, sarà in visita a Como venerdì 9 dicembre 2022, per un incontro pubblico con i cittadini.

L’evento si terrà alle ore 19.00 nell’auditorium della Biblioteca comunale “Paolo Borsellino” di Como, in piazzetta Venosto Lucati 1.

Alle ore 17.00 è prevista una conferenza stampa al piano terra della biblioteca.

vi segnaliamo, invitandovi a partecipare, l’incontro pubblico “Francesco Casati: attualità di un impegno politico trent’anni dopo” organizzato dal Comitato “Francesco Casati 1992-2022”, in collaborazione con il Comune di Brenna.

L’evento sarà l’occasione per commemorare la figura di Francesco Casati, esponente lombardo della Democrazia Cristiana, nel trentennale della morte. Casati fu deputato per quattro legislature, ricoprendo la carica di parlamentare a Montecitorio dal 1976 al 1992.

L’incontro si terrà lunedì 12 dicembre alle ore 21.00 alle scuole elementari “F. Casati” di via Grimello 2 a Brenna. In allegato trovate la locandina dell’iniziativa.

Interverranno Maria Pia Garavaglia, già senatrice e Ministro della Repubblica, Daniela Mazzuconi, già parlamentare, Giovanni Manzini, già parlamentare, Gilberto Bonalumi, già parlamentare, Vico Valassi, presidente di UniverLecco.

Modera l’incontro Angelo Orsenigo, consigliere regionale.

“La commissione consiliare chiesta dalle minoranze sulle chiusure scolastiche non ha fatto la minima chiarezza su quali e quante scuole comasche chiuderanno. Purtroppo le dichiarazioni  indefinite e generiche che la giunta ha dato nelle scorse settimane hanno provocato panico e le informazioni altrettanto poco definite date ieri non dissipano la preoccupazione. L’unica cosa chiara è che la giunta vuole ridurre i plessi” dichiarano Patrizia Lissi, capogruppo PD a Palazzo Cernezzi, e Gabriele Guarisco, consigliere Dem, commentando l’esito della commissione consiliare dedicata al piano di razionalizzazione scolastica prevista dall’amministrazione Rapinese.

“Limitarsi a chiudere avrà un impatto sulla vita delle nostre comunità e dei nostri quartieri, dove ogni istituto svolge un fondamentale ruolo sociale. Il timore è che si creino studenti di serie A, che continueranno a frequentare il proprio istituto, e di serie B, che dovranno spostarsi altrove. Accorpare i plessi di uno stesso quartiere, senza privare quindi un’area della scuola, sarebbe la razionalizzazione vera, qualora i dati indicassero questa possibilità –  commentano Lissi e Guarisco – “Lasciateci lavorare” dice l’assessore Roperto. Noi diciamo che occorre lavorare insieme con famiglie, operatori delle scuole e cittadini. Per questo continueremo a chiedere assemblee sul tema che coinvolgano tutto il territorio. Vogliamo sapere in che modo il Comune ha intenzione di affrontare il nodo trasporti che inevitabilmente si creerà con centinaia di famiglie e studenti costretti a un tragitto casa-scuola più lungo. Vogliamo che sia affrontata anche la questione occupazionale: che cosa succederà al personale dei plessi chiusi? E sempre sul tema scuola, deve essere fatta chiarezza sul punto unico di cottura e sul futuro dei lavoratori attualmente impiegati nella struttura. Non ultimo, vogliamo conoscere il piano del Comune per il nido di Albate, destinato a una chiusura prolungata calata dall’alto senza dialogo con le famiglie, e per lo spostamento della materna di Via Acquanera. La scuola è una cosa seria e noi non ci fermiamo”.

Chiediamo di agire per rafforzare la prevenzione del dissesto idrogeologico evitando di indirizzare le risorse in investimenti inutili o dannosi e di disperderli in mille rivoli. Diamo subito un primo segnale unitario in questa Legge di bilancio. Lo chiediamo al Governo, alla maggioranza e a tutte le forze politiche. Destiniamo le risorse disponibili per finanziare e sostenere azioni contro il dissesto idrogeologico.

Da parte del Partito Democratico vigileremo perché non siano più promossi sotto nessuna forma o dicitura condoni edilizi in questo Paese. Nell’intervento del Governo in Aula sono state destinate pochissime parole a questo tema. Lo capisco. L’attuale maggioranza è quella che qualche mese fa, anche durante l’ultima campagna elettorale, tappezzava molti dei territori della provincia di Napoli, alcuni oggi colpiti in maniera drammatica da frane e nubifragi, di manifesti elettorali che promettevano il condono subito. Capisco quindi l’imbarazzo del governo e delle forze politiche che allora, nel 2018 applicarono di fatto a Ischia il condono più permissivo di sempre, con il blocco totale di tutti gi abbattimenti abusivi, anche dove sussisteva un alto rischio idrogeologico. Una scelta contrastata da alcuni e purtroppo sostenuta da altri, compresa FdI. Il condono del 2018 fu l’ultima pagina di una storia buia del nostro Paese che vide altri condoni: tutti portano la firma di una precisa parte politica, quella che oggi ha la responsabilità di governare.Nel 2013 fu il Governo del PD con il ministro Orlando a istituire il fondo per gli abbattimenti degli edifici abusivi. Questi i fatti.

E ancor di più capisco l’imbarazzo del governo e il tentativo di essere vaghi sul tema dei condoni dopo le parole che tutti abbiamo sentito pronunciare nei giorni scorsi dal ministro Musumeci, quando ha parlato di un “abusivismo leggero”, di un “abusivismo di necessità” come se esistesse un abusivismo che fa meno danni al territorio e alle persone. Esistono già norme che consentono di sanare abusivismi minori. Quello che non può essere accettato è l’ambiguità che ancora oggi abbiamo sentito dal ministro Musumeci che è il ministro della Protezione civile e non un semplice osservatore della Protezione civile. Che sia proprio chi ha la delega alla Protezione civile a far passare concetti del genere è un fatto molto grave.

Come Partito Democratico sosterremo tutte le iniziative che questo Governo vorrà mettere in campo per aumentare le risorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico, migliorare l’operatività degli enti locali, delle autorità di distretto, per realizzare gli interventi più urgenti.

E avanziamo anche delle proposte. Sosteniamo da subito una norma che consenta di sbloccare le procedure ancora troppo lunghe come quelle degli espropri, quelle degli interventi di valutazione ambientale anche per le opere di messa in sicurezza del territori, rendiamo queste le opere di preminente interesse nazionale. Inoltre, adottiamo finalmente una legge contro il consumo di suolo che possa fermare le pratiche che aumentano la fragilità del nostro Paese.

Su questi punti noi del PD saremo pronti a dare il nostro contributo e a lavorare insieme. Ma contrasteremo con tutta la femrezza e nettezza l’ambiguità che purtroppo anche oggi abbiamo ascoltato da questo governo e che tradisce di fatto il nostro territorio.

Qui il testo integrale e più sotto il video dell’intervento alla Camera durante l’informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui tragici eventi alluvionali e franosi occorsi ad Ischia e alla messa in sicurezza del territorio.

In Lombardia, dopo 28 anni, possiamo cambiare. Dobbiamo cambiare. Per questo lanciamo la nostra sfida, a testa alta.

Ci vediamo sabato 3 dicembre alle ore 11 al teatro Elfo Puccini di Milano.

Care amiche e cari amici,

il cammino verso le regionali 2023 in Lombardia è iniziato.

Oggi l’Assemblea regionale ha ratificato ufficialmente la figura di 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗳𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗷𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗗𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗮𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮.
Presto sarà tempo di entrare nel pieno della campagna elettorale in cui si deciderà il futuro della Lombardia.

Ma prima di iniziare a correre, troviamo la nostra direzione.

Il primo fondamentale passaggio sarà infatti la costruzione di un programma, di una visione per il futuro della Lombardia.

Gli ultimi cinque anni di lavoro del nostro consigliere regionale, Angelo Orsenigo, e di tutto il gruppo consiliare del Partito Democratico, hanno messo in luce una serie di sfide politiche che chiedono una soluzione urgente.

𝗣𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗗𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝗼 𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗹’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 “𝗖𝗼𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗷𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼”: 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘀𝗶 𝗿𝗶𝘂𝗻𝗶𝘀𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 (𝟮𝟭-𝟮𝟳 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲) 𝗲 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼.

Ci sono tante altre aree della vita quotidiana dei lombardi e dei comaschi che richiedono attenzione. E per costruire un programma che dia risposte ai cittadini serve il vostro aiuto, l’aiuto degli iscritti e dei circoli.

Ogni circolo dovrà poi trasmettere le indicazioni raccolte a segreteria@partitodemocratico.co.it e sarà stesa una sintesi da inviate ai nostri rappresentanti regionali perché vadano a costruire la piattaforma politica con cui sfidare le forze di centrodestra che da quasi 30 anni siedono a Palazzo Lombardia.

Spero quindi di poter contare sulla vostra partecipazione per costruire una “mappa” che indichi comaschi e i lombardi che quello progressista è l’unico percorso valido.

Basta con la mediocrità della Lega, di Fratelli d’Italia, di Forza Italia e di Attilio Fontana.
Diciamo no alla destra che si ricicla come centro e candida Letizia Moratti.

Per cambiare la Lombardia dobbiamo cambiare chi la governa.

In attesa di rivedervi presto, vi saluto con affetto.

Federico Broggi
Segretario Provinciale del Partito Democratico di Como

“Chiediamo chiarezza sulle ragioni e sulle valutazioni tecniche che motivano un piano drastico di razionalizzazione come quello avanzato dall’assessore Roperto e dall’amministrazione Rapinese” dichiara Patrizia Lissi, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Como.

“Chiediamo che l’assessore Roperto convochi una commissione dedicata dove possa esporre i dati e le valutazioni tecniche anche in presenza dell’assessore ai lavori pubblici Ciabattoni. Invitiamo poi l’amministrazione Rapinese ad aprire un dialogo pubblico con i genitori riguardo il piano. Mi metto nei panni delle famiglie comasche: apprendere una notizia di questa portata con così pochi dettagli deve essere estremamente difficile. La razionalizzazione andrà a interessare maggiormente le periferie, tra l’altro, anche con pesanti ripercussioni sul trasporto dei bambini verso la Convalle. C’è un piano per limitare l’impatto di queste decisioni sulla vita cittadina?  – continua Lissi – In aggiunta, chiedo che vengano date delle risposte sul caso dell’asilo Sant’Elia. Da troppo tempo l’asilo giace chiuso in seguito ai lavori di ristrutturazione: a che punto siamo? Che progetto c’è per il futuro?” conclude la capogruppo.

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