“Leggiamo con sorpresa le dichiarazioni del consigliere comunale Cantaluppi e dell’onorevole Fiocchi sulla situazione dei cinghiali sul territorio del Comune di Como. Sembra quasi che Fratelli d’Italia non abbia mai fatto parte della maggioranza a Palazzo Cernezzi né tantomeno della giunta che siede a Palazzo Lombardia. Eppure il problema enorme posto dall’aumento della popolazione di ungulati sul territorio cittadino e provinciale rimane e i danni sono ingenti. Sarà perché il centrodestra non ha mai agito seriamente per risolvere il problema?” si chiedono Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, e Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd “Como Convalle”.
“Oltre che lamentarsi di una inefficacia dovuta ad istituzioni governate anche da FdI, il consigliere Cantaluppi e l’onorevole Fiocchi dovrebbero anche sapere che la caccia non può essere la sola ed unica risposta al fenomeno, ma deve rientrare in un approccio più completo, a 360 gradi. Come evidenziato anche in rapporti di ISPRA, i branchi di cinghiali cacciati si disgregano e si spingono in zone più sicure come le aree antropizzate e i centri urbani, inoltre si alterano i meccanismi di autoregolamentazione delle nascite aumentando la proliferazione e alimentando così il circolo vizioso. L’abbattimento dei capi deve essere quindi da considerarsi all’interno di un processo di regolamentazione che Regione Lombardia non ha mai messo veramente in atto – spiegano Orsenigo e Introzzi – Come al solito la destra si presenta in occasione delle elezioni con soluzioni estemporanee e non efficaci a problemi da lei stessa alimentati, sperando che i cittadini dimentichino l’inefficienza delle medesime forze che ora si pongono come dei risolutori” .
“Salviamo il Colisseum di via del Doss che da trent’anni si prende cura di bambini, anziani e disabili e ora rischia di chiudere” è l’appello lanciato da Andrèe Cesareo e Marco Corengia, candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni del 12 giugno.
“Il Colisseum è una struttura che da quasi trent’anni si occupa di attività di rieducazione psicofisica, acquaticità, fisioterapia, ginnastica riabilitativa, logopedia, sostegno alla disabilità e tanto altro. Trent’anni di storia che potrebbero finire il 31 di luglio, allo scadere della concessione comunale che negli ultimi anni è stata prorogata di sei mesi in sei mesi: un sistema di proroghe che impedisce alla struttura di pianificare attività future e riqualificazione con uno sguardo di lungo periodo. È dal 2018 che i vertici del Colisseum hanno presentato alla giunta uscente un progetto di riqualificazione della struttura – spiegano i candidati Dem che descrivono anche lo stato della struttura dopo averla visitata di persona – La riqualificazione è urgente. Abbiamo visto le solette delle piscine puntellate, gli scambiatori che sgocciolano e spazi senza uscite di sicurezza: il Colisseum merita più cura da parte del Comune di Como. Come meritano più attenzione i quaranta lavoratori della struttura che accoglie più di mille persone, tra bambini, anziani e disabili. Tutti con le loro specificità e le loro esigenze. Una giunta seria, un’amministrazione che voglia mettere la cura della persona al centro del proprio mandato, come farà sotto la guida di Barbara Minghetti, non può certo voltare le spalle a una realtà come quella del Colisseum”.
“Siamo al paradosso: Giordano Molteni presenta parte del suo programma dedicato al decoro urbano al grido di “Como molto più decoro urbano”, con la promessa di “rendere Como molto più decorosa e anche più a misura di bambino”. In sostanza Molteni ammette che il centrodestra (che ha governato Como negli scorsi cinque anni e lo sostiene ora come candidato) ha condannato la città al degrado. Che imbarazzo poi nel leggere altri punti programmatici come la costruzione di piste-ciclopedonali mentre il centrodestra ha di fatto affossato quella che da Tavernola doveva arrivare a Grandate, o come il recupero delle aree dismesse (con tanto di grafica con la Santarella dell’ex Ticosa), quando l’amministrazione corrente ha fallito nel completare le bonifica del sito” dichiara Stefano Fanetti, capogruppo PD in consiglio comunale.
“Lo sostenevamo da tempo: il degrado a Como è ovunque, le aree per bambini sono in pessime condizioni. Non ci aspettavamo però che Molteni ci desse ragione così apertamente – ironizza Fanetti che conclude – La cosa più triste è però un’altra: siamo all’ennesimo atto della farsa di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega che tantano di rifarsi l’innocenza con un candidato nuovo. Siamo davanti a un trucco da quattro soldi come dimostra la ricandidatura di Alessandra Locatelli, capolista della Lega, già vicesindaco e assessore al decoro. È una presa in giro nei confronti dei comaschi. Un consiglio al centrodestra: giù la maschera, siete gli eredi dell’incompetenza politica dell’amministrazione Landriscina”.
A lanciare l’appello sono forze politiche e sociali, dal Pd a +Europa, da Carlo Calenda ad Articolo 1. A bergamo siamo scesi in piazza lunedi 14 ma non basta: perchè questa guerra va fermata.
Il Partito Democratico raccoglierà le firme tra i pendolari contro l’abolizione dell’abbonamento “solo treno” e, più in generale, per chiedere alla Regione di archiviare Trenord e di progettare una diversa prospettiva per il servizio.
L’Italia ha bisogno di fiducia e sostituire la cultura dell’odio con la speranza. Il Governo e il ministro Gualtieri stanno varando una manovra economica solida, espansiva e giusta.
Diventa obbligatoria l’installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha infatti firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli.
“Il taglio del cuneo fiscale è una delle priorità della prossima manovra di bilancio. Lo è dal punto di vista dell’equità sociale ma anche per rilanciare la domanda e favorire la ripresa dell’economia.
“Caro Coordinatore di zona ti scrivo”: la responsabile ambiente della segreteria provinciale Matilde Adele Tura sollecita i territori sul tema della sostenibilità ambientale.