08/07/2024 | como - comune di como - partito democratico

Asilo Magnolia, i consiglieri comunali: “Dall’Amministrazione nessun rispetto per le decisioni della magistratura. Ripicca sulle famiglie”

“Non eravamo tranquilli dopo la decisione del Consiglio di Stato di revocare la delibera di Giunta riguardante la chiusura dell’asilo nido Magnolia. Non lo eravamo perché sappiamo con che Amministrazione abbiamo a che fare e sapevamo che, una ripicca, sarebbe stata dietro l’angolo, anche se ci auguravamo che dal Comune ci fosse il rispetto, se non delle famiglie, quantomeno delle decisioni della magistratura. Purtroppo così non è stato, perché se uno è sceriffo, lo vuole essere fino in fondo. Nella giornata di oggi, hanno iniziato a circolare mail che confermano quanto ci aspettavamo” dichiarano i Consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli.

“Nelle comunicazioni pervenute alle famiglie, emerge, infatti, prima di tutto, che all’asilo Magnolia non ci sarà una cucina interna e che la selezione del personale educativo ed ausiliario avverrà solo al termine della procedura in corso, come primo deterrente, per minare la continuità educativa e spingere le famiglie a non iscrivere il proprio bambino in via Passeri. Inoltre, applicando alla lettera il regolamento che prevede l’iscrizione nel mese di aprile, non ci sarà alcuna riapertura delle iscrizioni per i bambini non iscritti ad anni precedenti, almeno fino a novembre. Peccato che, ad aprile, le iscrizioni al Magnolia non esistevano, in quanto avrebbe dovuto essere chiuso”. 

“Pura follia – proseguono – Una presa in giro in piena regola da parte dell’Amministrazione e del Comune, dirigente del Settore servizi educativi compresa, ai danni delle famiglie, colpevoli del “gravissimo” fatto di aver osato interferire nelle decisioni di chi ha il potere. E quando i sudditi hanno il coraggio di alzare la testa, volendo essere considerati come cittadini, vanno subito rimessi al loro posto. Ecco quindi la reazione dei potenti: solo formalmente, si sta adempiendo all’Ordinanza del Consiglio di Stato, ma si sta scoraggiando o addirittura impedendo, con decisioni inaccettabili, l’effettiva iscrizione al nido. La continuità educativa è uno degli aspetti sottolineati dal Consiglio di Stato”.

“Una pagliacciata – concludono – che conferma ancora una volta lo stile di questa Amministrazione, ferma sulle proprie posizioni, vendicativa, irrispettosa verso i cittadini. L’iscrizione al nido venga riaperta, non solo per i 13 bambini che avrebbero potuto frequentare l’ultimo anno (numero che tra l’altro smaschera le bugie di Rapinese sul numero di frequentanti del nido, che è sempre stato pieno, per un totale di 32 bambini), ma per tutti. È evidente la presenza di famiglie che avrebbero scelto quel nido, se solo non fosse stata decisa la chiusura”.


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