20/10/2023 | como - comune di como - partito democratico

Asili nido, i consiglieri comunali: “Dall’Amministrazione soliti proclami. Meno parole e più impegno per aiutare le famiglie”

“E’ passato solo poco più di un mese. Quaranta giorni sono bastati a cambiare completamente lo scenario che il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore Nicoletta Roperto avevano con così tanto orgoglio delineato all’inizio di settembre. Alla vigilia del nuovo anno, il primo cittadino aveva sbandierato fiero l’efficacia dei suoi metodi, che avevano consentito di azzerare completamente le liste d’attesa, quantomeno per i residenti in città. Ebbene, a quanto pare la notizia del giorno è le liste d’attesa ci sono e riguardano pure famiglie di Como” dichiarano i consiglieri comunali del PD Eleonora GalliStefano FanettiPatrizia Lissi e Stefano Legnani.

“Non solo: sempre a inizio settembre, Roperto dichiarava che l’Amministrazione aveva provveduto a un importante efficientamento del personale. Scopriamo oggi, invece, che la finestra di iscrizioni prevista per novembre non aprirà perché (udite udite) mancano educatori. Crediamo sia dovere del Comune fare in modo che i propri cittadini non siano costretti a fare gli straordinari per pagare le rette di strutture private e che non sia possibile liquidarli affermando semplicemente che erano già stati avvisati dopo l’approvazione del nuovo regolamento. Piuttosto che continuare a lodarsi, l’Amministrazione pensi seriamente a come può venire incontro, in tempi brevi, alle famiglie rimaste escluse dal servizio”.

“Il regolamento citato, per di più, presenta una grossa assurdità: la domanda d’iscrizione a novembre può essere presentata solo qualora al 31 ottobre sia stata esaurita la lista d’attesa e ci sia almeno un posto libero. Quindi, se tale condizione non si verifica, ma il posto si libera il 2 novembre, non potrà più essere presentata domanda fino ad aprile e quel posto resterà libero. Come PD, avevamo proposto un emendamento che prevedeva la possibilità di presentare domanda d’iscrizione nei primi 15 giorni di novembre, per la copertura di eventuali posti rimasti liberi dopo il 31 ottobre. Chiaramente, come sempre, è stato bocciato dall’Amministrazione delle porte chiuse” concludono.


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