06/05/2021 | ambiente - chiara braga - como - comune di como

Ambiente, Braga: “Como in ritardo su energia rinnovabile e senza visione su futuro sostenibile”

“Il futuro del nostro Paese e anche del nostro territorio passa dall’energia rinnovabile. Purtroppo però Como è una delle pochissime città capoluogo di Provincia che non produce energia elettrica da fonte solare fotovoltaica in alcuna struttura di proprietà comunale.” Lo dichiara in una nota la deputata comasca, Chiara Braga, responsabile nazionale della Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture del Partito Democratico commentando i dati comparati a livello nazionale e locale dei consumi di energia prodotti da fonti rinnovabili.


“L’Italia – continua la parlamentare dem – in questi anni ha fatto importanti passi avanti, tanto da aver superato già nel 2014 il target specifico che fissava al 17% la quota di energia rinnovabile sul totale del consumo energetico del nostro Paese. Buoni risultati, che ora devono vedere una netta accelerazione in vista dei target ambiziosi che il nostro Paese dovrà raggiungere entro il 2030, in linea con gli obiettivi definiti a livello europeo che prevedono il 27% di energia rinnovabile. Proprio questo è uno dei fronti più importanti su cui agisce il Piano nazionale di ripresa e resilienza e in particolare la Missione 2 destinata proprio alla Transizione ecologica”.

“Tuttavia, come racconta Openpolis in un artico pubblicato oggi on line, confrontando la produzione delle rinnovabili e il livello di consumo complessivo di energia tra i diversi Comuni capoluoghi di Provincia, si scoprono sproporzioni e divari che interessano purtroppo anche il nostro territorio. Le città sono i luoghi in cui è più alto il consumo di energia; proprio per questo è importante che proprio i centri urbani concorrano attivamente alla produzione di energia rinnovabile.  La città di Como invece è uno dei 7 capoluoghi di provincia sui 109 totali che non produce in nessun impianto di proprietà comunale energia da fonti rinnovabili, insieme a Viterbo, Isernia, Trani, Lecce, Crotone e Trapani. Un risultato sconfortante, considerato l’alto numero di edifici comunali e le opportunità che in questi anni ci sono state per dotare di impianti di energia rinnovabile edifici pubblici esistenti.”

“I centri urbani da sempre alimentano lo sviluppo delle società, ne sono l’avanguardia perché in essi si concentrano sfide importanti che riguardano l’ambiente, l’energia, la salute, l’inquinamento, la mobilità, la marginalità sociale. Tutte questioni per le quali chi guida la città di Como si conferma in imperdonabile ritardo, senza una visione per il futuro che sia orientato alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita dei cittadini”.


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