11/10/2022 | como - mobilità - partito democratico

A Lecco e Varese (e nel resto d’Europa) la micromobilità funziona. A Como i monopattini possono essere una risorsa

“Servono regole per il parcheggio e la sosta, per il transito in aree specifiche della città e serve un limite di velocità ma privarsi di un mezzo di trasporto utile come il monopattino elettrico a Como è assurdo. La posizione tranchant della giunta Rapinese non ha senso, non nel 2022. I processi vanno governati, non subiti e rifiutati. Lecco ha testato il servizio con aree di sosta e regole ben precise e lo stesso ha fatto Varese. Perché il Comune di Como dovrebbe fare diversamente? Le applicazioni consentirebbero di bloccare l’uso dei monopattini in zone sensibili come i parchi pubblici o piazza Duomo, per esempio, di limitare la velocità o di escluderne la sosta in determinate zone. Le problematiche segnalate dagli assessori possono essere regolamentate.” dichiarano Stefano Legnani, consigliere comunale del Partito Democratico, e Matteo Introzzi, segretario del circolo Pd “Como Convalle”.

“La disponibilità di mezzi alternativi come il monopattino sgrava la viabilità di traffico di prossimità fatto di lavoratori e studenti. Se poi sono arrivate proposte da più di venti compagnie significa che il potenziale e la domanda ci sono- continuano i Dem – Ricordiamo poi che al Comune di Como manca ancora un responsabile della mobilità d’area che possa coordinare i vari piani di mobilità sostenibile di istituzioni, imprese ed eventi. Se ci fosse avremmo più possibilità di regolamentare questi fenomeni che nel resto d’Europa ormai sono normalità consolidata”.


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