Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni.

Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere. Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni. Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd.

Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità.

Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli.

A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie. Ciao a tutte e tutti, a presto.

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti presenta a Fanpage.it il Patto per i giovani e spiega il perché sia importante questo manifesto generazionale:”Perché è giusto nei confronti di una generazione che pagherà più di altri gli effetti del Covid nel campo del lavoro, del debito pubblico che si sta facendo e dell’arretratezza del sistema Paese. Ma soprattutto perché oggi investire su una nuova generazione coincide con gli interessi dell’Italia”. Secondo il segretario dem il Paese non ce la farà mai “se non rimette al centro del modello di sviluppo le persone, le risorse umane, la forza intellettuale e creativa di un nuova generazione”. Zingaretti parla quindi dell’importanza di essere lungimiranti e non fermarsi a guardare il presente: “Ma c’è anche, per chi non ci crede, un elemento utilitaristico”.

Il Paese si potrà riprendere solo rendendo i giovani protagonisti

Quindi ribadisce come il Paese si potrà riprendere solo rendendo i giovani protagonisti e in questo senso va anche la proposta del suo partito di aumentare gli investimenti nell’istruzione: “Investire nella scuola, nella conoscenza, nella formazione, è parte di un investimento nel futuro del Paese. E accanto a questo bisogna poi fare delle scelte radicali: potrà sembrare banale, ma ce ne siamo accorti nel periodo del lockdown. Il diritto alla connessione, tema sul quale tutti ridevano, è invece un grande tema: non dobbiamo permettere nuove forme di discriminazione, per cui c’è chi può connettersi e chi no”.
 

Come usare il Recovery Fun: digitalizzazione, green economy e inclusione sociale

Il leader del Pd annuncia quindi di voler utilizzare i soldi del Recovery Fund per questo pacchetto di proposte: “Non a caso le linee del Recovery Fund sono la digitalizzazione dei sistemi Paese, la green economy e l’inclusione sociale”. Zingaretti ribadisce come a Bruxelles è avvenuto “qualcosa di importante”, che definisce “una vittoria italiana”. E prosegue: “A tutti va offerta una missione Paese, dobbiamo raggiungere insieme degli obiettivi”.
 

La situazione epidemiologica in Lazio

Zingaretti parla quindi della situazione epidemiologica nella Regione da lui presieduta, ricordando come il Lazio sia stato il primo territorio ad avere casi di coronavirus: “Anche in quel caso quello che fece la differenza era il contact tracing. Però oggi il tema non è questo: il tema oggi è non far rialzare la curva. E quindi continuare a dire a tutti, contro gli scellerati che per farsi pubblicità si tolgono la mascherina, che ci sono tre cose semplici ch bisogna fare: mascherina, distanza di sicurezza e igiene delle mani”. Secondo il segretario dem questo è quello che permetterà di governare la curva dei contagi fino a quando non arriverà il vaccino.
 

La questione migratoria

Infine Zingaretti parla di un altro tema caldo nel governo, ossia gli accordi con la Libia: “Il famoso memorandum va riscritto e il Partito democratico ha anche chiesto che questo venga fatto in breve tempo. Ma io credo una cosa: quando in Paese c’è un tema di diritti umani, andarsene via facendo finta che così si risolve il problema è sempre sbagliato. E l’atteggiamento che bisogna casomai avere è spingere la comunità internazionale, l’Europa, a essere ancora più protagonisti per condizionare quello che sta accadendo in quel Paese. La nostra filosofia è questa: nessuna arrendevolezza o occhi chiusi. Anzi, spingere l’Europa a promuovere corridoi umanitari, quote di accoglienza, chiamare l’Onu. Anche rispetto a quanto accaduto nei giorni scorsi, quando si è sparato a dei migranti. Ma tutto questo richiede protagonismo”

Fonte: Fanpage

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