“La decisione di Regione Lombardia di chiedere al Ministero delle Infrastrutture di intervenire per inserire nel contratto di programma Anas 2021-2025 la prosecuzione della tangenziale di Como é di fatto l’ammissione di un fallimento in piena regola che ha fatto perdere 15 anni di tempo alla provincia di Como. Un’inversione di rotta in piena regola resa ancora più grave dopo che il famoso “Piano Marshall” ha messo a disposizione fondi per i più disparati interventi – tranne quello della tangenziale comasca. Era il 2006 quando si iniziò a parlare di un secondo lotto da realizzare con fondi regionali. Ora si getta la spugna e si passa la palla al governo centrale. Ma a cosa andiamo incontro esattamente? Si riparte da zero? Quale sarà il tracciato di questa nuova opera? Dopo anni e anni di tira e molla, la Regione fa inversione di marcia. In che direzione? C’è stata condivisione con i sindaci? Serve chiarezza. L’unica certezza è la realtà quotidiana del territorio Comasco soffocato dal traffico” dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale de Pd.

“È inaccettabile che Regione Lombardia accusi il Comune di Carimate di “pensare al proprio orticello” quando la richiesta – più che legittima – degli amministratori è di mitigare l’impatto ambientale della Canturina Bis. L’autonomia e le richieste di chi vive e amministra il territorio vanno ascoltate, rispettate e non messe alla berlina così, sui giornali” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

“Il ruolo della Provincia è stato fin dall’inizio quello del coinvolgimento del territorio e di tutti i sindaci interessati dal progetto – interviene Federico Bassani, vicepresidente della Provincia di Como – Sono stati accolti e valutati i contributi di tutti i Sindaci non solo quello di Carimate. Spiace che si strumentalizzi una posizione chiara e legittima – e peraltro condivisibile- solo di uno dei Comuni interessati.”

“Lo sviluppo, per essere vero progresso, non può limitarsi a un’infrastruttura calata dall’alto senza ascoltare i bisogni di sindaci e cittadini. Regione Lombardia questo dovrebbe saperlo: rispetti i ruoli, l’impegno della Provincia e le esigenze del territorio” conclude il consigliere Orsenigo.

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