Mercoledì 21 settembre alle ore 18.30 presso la sala consiliare del Comune di Olgiate Comasco – piazza Volta, sarà presente per un incontro con gli elettori Irene Tinagli Europarlamentare e vice Segretario Nazionale del Partito Democratico che dialogherà con Chiara Braga, capolista PD al collegio plurinominale della Camera e Alessandro Alfieri, capolista PD al collegio plurinominale per il Senato.

  

“Il 25 settembre si gioca la partita per il futuro del Paese: stiamo chiedendo ai cittadini di scegliere tra due visioni opposte d’Italia e d’Europa. Abbiamo un progetto per dare diritti alle persone, dignità, stabilità, transizione ecologica, un percorso verso un’Europa democratica. A destra, vediamo l’opposto: togliere diritti, togliere regole, guardare all’Europa illiberale” ha dichiarato Federico Broggi, segretario del Partito Democratico della Provincia di Como, presentando i candidati comaschi della coalizione alle elezioni nazionali del 25 settembre prossimo: Chiara Braga, deputata PD e candidata alla Camera, Aurora Longo, candidata al Senato con Articolo 1, e Luca Monti, candidato alla Camera con +Europa, insieme a Patrizia Lissi, capogruppo PD in consiglio comunale a Como, e Paolo Furgoni, consigliere provinciale già sindaco di Cernobbio.
Broggi ha anche illustrato l’iniziativa lanciata dal Partito Democratico per il weekend del 17 e 18 settembre, “1000 piazze per il lavoro”. “Avremo 25 gazebo di coalizione attivi su tutto il territorio. Dopo le nostre proposte per combattere il caro bollette e le nostre idee per la scuola, vogliamo parlare con i cittadini di come affronteremo le tematiche occupazionali che interessano una parte enorme delle famiglie italiane in difficoltà, a partire dalla lotta al precariato, fino all’urgenza di un salario minimo”.

BRAGA (PD): “LA DESTRA HA TRADITO I CITTADINI. CARO BOLLETTE, TRANSIZIONE ECOLOGICA, LAVORO: LE PRIORITA’ PER IL PARTITO DEMOCRATICO”
“Ci troviamo in questa situazione di elezioni improvvise perché la destra ha tradito i cittadini facendo cadere il Governo Draghi in momento così difficile. Le priorità assolute per il Partito Democratico riguardano proprio i cittadini in difficoltà. Dobbiamo affrontare il caro bollette e ridurne l’impatto su aziende e famiglie. Dobbiamo procedere con una vera transizione ecologica: chi sostiene il contrario fa un danno al Paese e alla sua economia ma anche ai cittadini. Dobbiamo affrontare il tema della sicurezza sociale, con lo sguardo rivolto alle generazioni più giovani, combattendo contro il sistema degli stage e tirocini che spesso celano nuove forme di sfruttamento. Più di tutto dobbiamo continuare a rafforzare il rapporto tra Governo centrale e territori per fare davvero la differenza nella vita quotidiana delle persone” ha dichiarato Chiara Braga, deputata Dem.

MONTI (+EUROPA): “25 SETTEMBRE, SCELTA TRA OMBRA E LUCE”
“È chiaro che la destra tenga lo sguardo ben puntato nello specchietto retrovisore quando si parla del futuro di questo Paese, rivolgendosi a politiche vecchie di un secolo, con un programma ancora non chiaro. Inoltre, la sfida dei collegi uninominali è importantissima sia alla Camera sia al Senato perché rappresenta più di un terzo degli eletti. Proprio per questo motivo gli elettori devono considerare con attenzione chi votano: la scelta è tra due proposte contrapposte – ha dichiarato Luca Monti di +Europa, candidato uninominale – Tra le molte proposte del nostro programma, invece, quella che sentiamo più urgente è la creazione di un contratto europeo di lavoro per avviare la creazione del mercato comune del lavoro, dove lo smart-working sarà fondamentale. Con questo strumento il datore di lavoro pagherà le imposte nel proprio Paese di residenza fiscale e i contributi nel Paese di residenza del lavoratore. Inoltre, dobbiamo essere accoglienti per permettere ai lavoratori stranieri di aprire nuovi mercati”.

LONGO (ARTICOLO 1): “CURA DELLE PERSONE AL CENTRO. SANITA’, PRECARIATO, DISTACCO TRA POLITICA E CITTADINI: IL 25 SETTEMBRE È TEMPO DI SCEGLIERE LE PERSONE GIUSTE”.
“Al centro del nostro programma deve esserci la cura delle persone, l’attenzione per il disagio sociale ed economico. In questa campagna elettorale l’elemento più evidente è il distacco tra politica e territorio. All’interno della coalizione abbiamo selezionato accuratamente le candidature proprio per colmare questo distacco: siamo persone che vengono dal territorio, che conoscono le difficoltà dei loro concittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a curarsi in tempo a causa delle liste d’attesa intasate, che vivono nel precariato, che non riescono a dare un futuro alle proprie famiglie. Dobbiamo dare una prospettiva nuova a questo Paese e i programmi della coalizione hanno proprio quell’obiettivo. Non è vero che tutte le forze politiche sono uguali” ha dichiarato Aurora Longo, candidata al Senato per Articolo 1.


Serve subito piano nazionale per l’acqua, contro la siccità e il dissesto idrogeologico per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, promuovere la riqualificazione ambientale e una corretta gestione dell’acqua grazie anche allo strumento dei Contratti di fiume.

Le vasche di laminazione “Prati del Ceppo” nella Valle del Lura sono un esempio virtuoso di valorizzazione ambientale e di difesa idraulica, realizzato grazie alla cooperazione dei diversi livelli istituzionali e del Parco del Lura.
Ecco il messaggio della deputata del Partito Democratico, Chiara Braga, illustrato in questo video realizzato con Mario Clerici, già dirigente di Regione Lombardia e attuale membro del comitato di indirizzo dell’Osservatorio nazioanale dei contratti di fiume.

Ieri il nostro Segretario del PD Enrico Letta aveva giustamente detto che oggi il Parlamento italiano sarebbe stato osservato con grande attenzione da tutta la politica europea e da larga parte di quella internazionale. Anche le italiane e gli italiani oggi ci guardavano.

Il PD ha fatto di tutto per esserne all’altezza, lavorando fino all’ultimo per far prevalere gli interessi del Paese rispetto a quelli di parte, ma non è bastato.

Oggi è stata una giornata drammatica per l’Italia.

La Lega e Forza Italia si sono infilati nella crisi aperta dai 5S con una scelta che non ha nessuna motivazione reale (assurdi e surreali gli interventi in dichiarazione di voto di Bernini e Candiani, perché il “capitano” Salvini non ha nemmeno avuto il coraggio di parlare in Senato!) se non quella di compiacere la loro alleata Meloni e far precipitare la situazione.

Fuggono dalle proprie responsabilità e di fatto sfiduciano il Governo Draghi, schierandosi contro l’Italia. Chissà che ne pensano gli imprenditori, i lavoratori, gli amministratori che in questi giorni avevano chiesto a gran voce di farsi carico di dare risposta ai problemi veri delle persone, alla preoccupazione delle imprese e dei lavoratori per i prossimi mesi, alla necessità di proseguire il lavoro sul PNRR.

Il Movimento5Stelle si dimostra incapace di anteporre alle proprie bandierine la necessità di impegnarsi e lavorare per concretizzare gli stessi obiettivi che aveva posto al Presidente Draghi.

Una grande amarezza ma anche la convinzione che spetta a noi lavorare con ogni forza per dare risposte ai problemi degli italiani, a partire da quelli più fragili che pagheranno il prezzo maggiore di questa situazione; non possiamo abbandonare il Paese nelle mani di forze politiche che si sono dimostrate così irresponsabili e spregiudicate.

“In quest’estate caratterizzata da temperature largamente superiori alla media, preoccupa molto il rischio che al problema della siccità si sommi presto una nuova emergenza incendi. Già nelle ultime settimane si registrano, infatti, numerosi roghi su aree boschive, agricole e anche urbane, come è il caso dei numerosi incendi verificatisi nella città di Roma”.

“La legge n.353 del 2000, legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi, obbliga i Comuni a censire i terreni percorsi dal fuoco, predisponendo un apposito catasto in modo da applicare con esattezza i vincoli previsti, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d’uso dell’area per 15 anni all’impossibilità di edificare ed esercitare la caccia o la pastorizia per un periodo di 10 anni. Si calcola purtroppo che un comune su cinque nel nostro Paese non abbia mai adottato il catasto delle aree percorse dal fuoco oppure non lo tenga aggiornato”.

“Per queste ragioni ho interrogato i Ministri Cingolani e Lamorgese per conoscere quali iniziative il Governo abbia messo in campo per prevenire e contenere il rischio di incendi già nelle prossime settimane e per verificare il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente sull’aggiornamento da parte dei Comuni del catasto delle aree già percorse dal fuoco”. Lo annuncia depositando un’interrogazione sul problema incendi Chiara Braga, deputata del PD e Responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture del Partito Democratico.

Questa mattina la Camera ha approvato il decreto-legge, già licenziato dal Senato, che contiene un complesso di misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)una malattia virale, non trasmissibile all’uomo, altamente contagiosa, che colpisce i suidi, domestici e selvatici, spesso in modo letale”. Lo fa sapere la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga a margine delle operazioni di voto che hanno visto il decreto approvato in via definitiva con 316 voti favorevoli, 2 contrari e 43 astenuti.

“Un provvedimento fortemente da tutti i territori italiani, per i rischi connessi a questo virus e al fatto che possa facilmente allargarsi e contaminare anche altre aree produttive e allevamenti suinicoli, portando al collasso un’intera filiera, che rappresenta una straordinaria parte del più generale settore agricolo del nostro Paese”.

“Come Partito Democratico – continua l’esponente Dem – abbiamo condiviso e sostenuto l’iniziativa assunta dal Governo per affrontare questa emergenza, giudicando molto positiva la possibilità riconosciuta al Commissario straordinario di chiedere allo Stato di intervenire in via sostitutiva nel caso le Regioni risultino inadempienti. Allo stesso tempo, però, abbiamo sottolineato la necessità di una iniziativa governativa altrettanto urgente per affrontare l’eccessiva presenza di cinghiali selvatici nei nostri territori, di milioni di capi che provocano danni all’agricoltura e una incidentalità stradale assolutamente rilevante, con il rischio concreto che possano produrre ulteriori infezioni”.


“Un tema rilevante, di grave emergenza che da anni tocca e devasta anche il territorio comasco per il quale i provvedimenti messi in campo da Regione Lombardia risultano modesti e tardivi rispetto alle dimensione che ha già preso il fenomeno della diffusione dei cinghiali nel nostro territorio, anche in vista del concreto pericolo di contagio da peste suina africana”.

 “E’ giusto l’intervento del Governo sulla cessione del credito per i superbonus edilizio, come anche la norma voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando a tutela dei lavoratori”. Lo dice Chiara Braga, parlamentare comasca della segreteria del Partito Democratico, responsabile Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture.
“Bene l’intervento del Governo – sottolinea l’esponente dem – per ampliare la possibilità di cessione del credito sui bonus edilizi, stabilendo la tracciabilità e la qualificazione dei soggetti finanziari, così come le sanzioni per le false asseverazioni. Particolarmente importante è la norma voluta dal ministro Orlando che prevede la possibilità di accedere ai bonus edilizi solo ai cantieri che applicano i contratti collettivi di settore”.
“In questo modo – afferma Braga – si contrasta con efficacia il rischio di infortuni e morti nei cantieri, assicurando che a operare siano imprese che garantiscono il rispetto degli obblighi di sicurezza e formazione dei lavoratori. Una scelta di civiltà, che indica chiaramente la direzione verso cui deve orientarsi sempre più il settore delle costruzioni, premiando le imprese sane e oneste e contribuendo alla creazione di lavoro buono e sicuro”.

Da qualche tempo Como risulta essere la provincia lombarda in cui i costi del carburante sono più alti e nella quale si registra un forte squilibrio territoriale dei prezzi al suo interno e, soprattutto, in rapporto alla vicina Svizzera. La marcata differenza dei prezzi dei carburanti tra Italia e Svizzera ha determinato la ripresa del fenomeno del ‘pendolarismo del pieno’ che la presenza della carta sconto, purtroppo di recente sospesa da Regione Lombardia, aveva mitigato se non annullato. La convenienza degli automobilisti comaschi a rifornirsi oltre confine sta producendo conseguenze importanti sia come minori entrate, in termini di accise e di Iva, per lo Stato italiano, che di mancati guadagni per i distributori italiani; effetti negativi a tutto vantaggio della Svizzera”. Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga dopo il monitoraggio dei prezzi dei carburanti con la Svizzera e la conseguente sospensione della carta sconto operata da Regione Lombardia nonostante il differenziale reale dei prezzi praticato dai distributori agli automobilisti sia ampiamente sopra il margine dei 0,05 euro al litro.

“Per questo – informa la deputata dem – ho presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e degli Esteri per chiedere loro, per quanto di competenza, di intervenire per affrontare il problema della concorrenza, ormai insostenibili, dei prezzi del carburante tra Italia e Svizzera al fine di rendere competitive le stazioni comasche di frontiera più vicine al confine elvetico, evitando così perdite per il nostro Paese e limitando lo squilibrio dei prezzi interni alla provincia di Como”.

“Ho inoltre chiesto ai ministri – conclude Braga – se non ritengano necessario intervenire anche per correggere i criteri di monitoraggio e rilevazione del differenziale dei prezzi dei carburanti per l’applicazione della carta nelle zone di confine con la Svizzera, rendendo tale meccanismo più preciso e rispondente alla realtà”.

Con l’approvazione in seconda lettura da parte dei due rami del Parlamento, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, la tutela dell’ambiente entra in Costituzione.

Il progetto di legge costituzionale si compone di tre articoli.

L’ARTICOLO 1introduce un nuovo comma all’articolo 9, al fine di riconoscere nell’ambito dei Principi fondamentali enunciati nella Costituzione un principio di tutela ambientale. Pertanto, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della nazione, si attribuisce alla Repubblica anche “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni“. Viene infine inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.

L’ARTICOLO 2 modifica l’articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell’iniziativa economica. In primo luogo, interviene sul secondo comma e stabilisce che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno “alla salute e all’ambiente“, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero “la sicurezza, la libertà e la dignità umana”. La seconda modifica investe, invece, il terzo comma dell’articolo 41, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche “ambientali”.

L’ARTICOLO 3 reca una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

Le istituzioni