21/08/2020 | coronavirus - sanità

Grazie Javier

Sono stati mesi duri, durissimi dove l’inimmaginabile ci ha travolto tutti sbalzandoci in una dimensione sospesa del tempo, quasi surreale, dove la lotta contro il Covid19, la fatica e il sacrificio in quelle settimane interminabili di emergenza struggente sono stati impari. Lo hanno compreso e provato alla svelta i medici e gli operatori sanitari impegnati a combattere questo tragico invisibile nemico, a curare i malati intubati isolati e soli.

Lo avrà certamente provato Javier Chunga, l’infermiere della terapia intensiva dell’Ospedale Valduce di Como, che infettato dal covid mentre assisteva i pazienti in reparto, dopo tre mesi di ventilazione artificiale, ci ha lasciato ieri, in una calda giornata d’estate, quasi senza fare rumore.

I morti – scriveva Ungaretti – “Hanno l’impercettibile sussurro, non fanno più rumore del crescere dell’erba”. Oggi noi quell’”impercettibile sussurro” vogliamo e ci permettiamo di coglierlo.

Grazie Javiergrazie ai tanti medici e infermieri che hanno perso la vita in questa tragedia collettiva non ancora terminata. A te e tutti coloro che hanno incontrato la morte per dare cure agli altri in una missione di vera umanità va tutto il nostro cordoglio, il nostro rispetto, la nostra profonda riconoscenza.

Chiara Braga


Le istituzioni